Secondo le prime ricostruzioni sulla morte della piccola Alessandra di 4 anni, avvenuta a Tufino nella tarda serata di ieri, al momento della caduta erano presenti in casa la zia, a cui la bambina era stata affidata dai servizi sociali, il marito della donna e i figli della coppia. La famiglia, originaria di Castelvenere nel Beneventano, si era trasferita a Tufino, mantenendo però uno stile di vita riservato e poco integrato nella comunità locale.
Il sindaco di Tufino, Michele Arvonio, ha espresso il proprio cordoglio e sottolineato quanto sia complesso per le amministrazioni locali intercettare situazioni di disagio familiare che spesso restano sommerse. «Una tragedia che ci colpisce profondamente – ha dichiarato il primo cittadino – e che evidenzia la difficoltà di individuare criticità che, purtroppo, i diretti interessati tendono a nascondere».
Per cause ancora in corso di accertamento, la piccola è caduta da una scala a chiocciola nell’abitazione in cui viveva, a Tufino. Le conseguenze della caduta in un primo momento non sono sembrate gravi, ma poco dopo la bambina si è sentita male. Sono stati chiamati i soccorsi, ma quando il personale del 118 è giunto sul posto la piccola era già morta.
L’abitazione, luogo della tragedia, è stata sequestrata su disposizione dell’autorità giudiziaria, così come la salma della piccola, che è ora a disposizione per ulteriori accertamenti. Le indagini puntano a chiarire l’esatta dinamica dell’incidente e verificare eventuali responsabilità.
L’intera comunità di Tufino è sconvolta per la perdita improvvisa della bambina, un dramma che lascia aperti interrogativi e tanto dolore. Intanto l’amministrazione comunale ha sulla propria pagina social scritto: “Ancora dolore per la nostra comunità scossa per la perdita della piccola Alessandra avvenuta tragicamente nella notte. Confidiamo nell’operato delle autorità competenti per far luce su quanto accaduto rendendoci disponibili ad ogni eventuale azione da intraprendere. Riposa in Pace piccolo angelo”.