U.S. Avellino. Gautieri: “A Picerno si cambierà, serve una reazione”.

U.S. Avellino. Gautieri: A Picerno si cambierà, serve una reazione.

di Lucio Ianniciello

L’Avellino deve uscire da un periodo non felice, l’occasione si presenta domani sul campo del Picerno. Mister Gautieri ne è più che consapevole: “Dopo la sconfitta con il Catania ci vuole una reazione per fare risultato. Mancano poche partite, stiamo capendo che dobbiamo dare di più. Domani partita tosta su un campo difficile, il Picerno gioca bene e lotta ma bisogna concentrarsi su noi stessi”.

La mentalità: “Da quando sono qui ho cercato di capire tante dinamiche. C’è una crescita in allenamento di giocatori che si stanno formando, la mentalità la sto cambiando. Ci vogliono anche cuore, voglia. Nessuno è fenomeno, i bagni d’umiltà servono”.

Questione playoff, secondo posto molto più difficile da raggiungere, il Catanzaro è a +5: “Stiamo lavorando molto dal punto di vista tecnico, tattico, fisico. C’è chi è arrivato ottavo e ha vinto, a Lanciano ho vinto da quinto. I playoff sono un campionato a parte, chi sta meglio prevale. Chiaro che preferisco arrivare secondo, terzo, non quarto o quinto”.

Su alcuni singoli: “Bove e Scognamiglio sono recuperati, non erano in condizioni. Li ho chiamati e mi hanno detto che ci sarebbero stati. Ho capito che ho uomini veri. Silvestri doveva fare il centro destra, poi Bove ha avuto la febbre. Murano è un giocatore importante, deve dare di più. Viene dal post Covid, situazione che non ha toccato solo noi. Ci vuole tempo, dobbiamo essere bravi ad aiutare. Murano ci è voluto essere per darci una mano. Contro il Palermo mancavano i due centrali ed è andata male, così come domenica scorsa. Se nei 90′ ci comportiamo come nei primi tempi, sono convinto che arriveremo fino alla fine”.

La lite Micovschi-Dossena in occasione di Avellino-Catania: “Non doveva succedere ma è successo. Io la leggo anche in modo positivo, vuol dire che c’è appartenenza. Mi sono trovato in altri spogliatoi dove accadevano cose peggiori. Non bisogna mai andare oltre, bisogna dare il massimo e far intervenire i giocatori. Spesso così si sono vinti campionati perché c’era gente di personalità, come c’è qui”.

A partire da domani ci vuole uno scatto d’orgoglio per raddrizzare la situazione: “Pretendo il massimo dai ragazzi. Chi indossa questa maglia e ha la fortuna di giocare qui, deve essere onorato. Dobbiamo proteggere la tifoseria, Avellino città. Ho vinto un campionato a Lanciano e la mia categoria è stata la B, se vincessi qui la mia carriera cambierebbe in modo incredibile, mi potrei trovare in A”.

Rafforza il concetto: “Ho le spalle larghe, ho rinunciato a contratti importanti. Alleno l’Avellino, non è da tutti. Questa squadra deve essere la vita, questa piazza dobbiamo meritarcela”.

Di Gaudio e Matera: “Abbiamo provato il 4-3-3, poi Totò ha avuto il Covid. Speriamo di recuperarlo, fa saltare gli equilibri. Anche Matera è recuperato, può darci varie alternative e soluzioni”.

La fase della finalizzazione è una pecca che non fa dormire sonni tranquilli: “Si deve migliorare, ci è mancato Maniero, Kanoute sta giocando sempre e non è una punta, ci dà profondità. Maniero l’ho avuto solo una partita, nelle partite precedenti alla mia gestione aveva segnato tanti gol. Anche Murano tra Covid e altro non è stato fortunato. Bisogna essere più cattivi, contro Messina e Catania abbiamo creato diverse occasioni. Bisogna capire che le gare vanno chiuse, altrimenti succede come nella gara dell’Italia”.

I cambi: “Si gioca ogni tre partite. Giocano sempre gli stessi per via di squalifiche, Covid, infortuni. Avrei cambiato. Domani lo si farà, nessuna bocciatura”.