L’inizio della stagione di Serie A 2023/2024 è stato oscurato da un evento scioccante accaduto dopo la partita tra Frosinone e Napoli. Un giovane tifoso napoletano ha raccontato la sua terribile esperienza attraverso i social media, mettendo in luce il lato oscuro del calcio italiano, un mondo dove la passione dovrebbe prevalere sulla violenza. Questo incidente ha scosso non solo gli appassionati di calcio, ma anche i politici, che chiedono azioni decisive per eliminare la violenza negli stadi.
Dopo la partita, il giovane tifoso e il suo amico hanno deciso di attendere i giocatori per un saluto. Tuttavia, mentre si dirigevano verso il parcheggio, sono stati costretti a passare vicino alla curva dei tifosi locali. Qui è iniziato l’incubo. Insulti, minacce e intimidazioni hanno fatto rapidamente salire la tensione. Cinque o sei individui, chiaramente intenzionati a seminare il terrore, si sono avvicinati al giovane e al suo amico.
Hanno intimato loro di togliersi le magliette del Napoli. Quando il giovane ha rifiutato, è stato sputato in faccia e ha subito un brutale pugno che lo ha stordito. Nel caos, ha perso di vista il suo amico ed è stato costretto a cercare aiuto. Spogliato della maglietta e con il volto sporco di sputo, ha dovuto farsi strada verso l’ambulanza.
Una volta in ospedale, è emerso che aveva subito una contusione al collo, tanto dolorosa da richiedere il collare per almeno quattro giorni
L’incidente accaduto al giovane tifoso napoletano dopo la partita tra Frosinone e Napoli è un chiaro segnale che la violenza negli stadi di calcio è ancora una realtà triste e pericolosa in Italia.
Il calcio dovrebbe essere uno sport di unità, passione e gioia, non uno spazio per l’odio e la violenza. La testimonianza di questo giovane tifoso dovrebbe servire come un campanello d’allarme per tutti coloro che amano il calcio, affinché possa essere goduto in modo pacifico e sicuro da tutti, ovunque essi siano.
(Andrea Salvatore Guerriero)