Da Visciano a Tufino e nei paesi vicini ormai è emergenza roghi agricoli una vera e propria croce per tanti cittadini, che l’unica colpa che hanno e quella di abitare nel centro abitato a ridosso delle campagne. Continue lamentele giungono da Visciano, da Schiava di Tufino dove dalle 7 del mattino una cappa di fumo avvolge i centri abitati. Nei giorni scorsi e anche stamane il Santuario di Visciano sembrava essere circondato da fumi accesi da “indiani” che fanno finta di non sentire e se ne fregano della ordinanze sindacali che vieta di accendere i righi (fogliame e sterpaglie) e nessuno tra le autorità preposte dice niente e controlla. E questo “il paese che avete voluto” dice un ex (giustamente) amministratore. Insomma continua la guerra di chi dice “questi sono paesi agricoli a quindi tutto è lecito e chi come i medici (alcuni fanno anche i sindaci) che questa situazione oltre che illegale è anche nociva per chi soffre di asma o bronchi. Intanto nonostante è vietato accendere in qualsiasi orario del giorno si questi roghi se ne vedono a decine. Ovviamente siamo nel periodo della raccolta delle nocciole, agosto e settembre rappresentano i due mesi cruciali. Nonostante la possibilità di utilizzare alternative al fuoco a causa dei costi elevati si utilizza quello più rapido e nocivo. Ovviamente chi dovrebbe far rispettare la legge “chiude un occhio, anzi entrambi” e vissero felici e contenti. A dimenticavo le macchine agricole per la raccolta, che hanno il resto con nuvoloni di polveri sottili lanciate in cielo. Si salvi chi puo. NICOLA VALERI.