Con la sapiente conduzione di Ermanno Corsi è stato celebrato a San Potito Ultra il Percorso della Memoria con l’arrivo della Fiaccola della Legalità ad opera dei podisti della Polizia di Stato e l’accensione del Braciere della Memoria. Il convegno che ha visto la partecipazione di Francesco Saverio Iandoli, Sindaco di San Potito Ultra; Antonio Guerriero Procuratore della Repubblica di Teramo Fabrizio Gallotti, Dirigente Generale della Polizia di Stato; Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp; Fabio Benigni, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Avellino; Luigi De Prizio, Segretario Generale Provinciale del Coisp Avellino Nilde Di Stasi Conservatore del Museo del Lavoro di San Potito, Il Dr. Picone della Questura di Avellino, il Dr. Imparato della Polizia Stradale e i giovani dell’associazione LIBERA contro le mafie. La parola d’ordine del convegno è stata “ LEGALITA” e ha visto tutti i relatori dibattere su questo tema portando ognuno la propria esperienza. I volontari del Comitato Piazza Falcone e Borsellino hanno lavorato con abnegazione per trasformare il parco 1° maggio di San Potito in un giardino fiorito cha ha accolto il numeroso pubblico intervenuto in una assolata giornata di festa. Dopo il convegno il Prefetto di Avellino, Dr. Carlo Sessa, ha scoperto l‘opera del Maestro Fernando Masi dedicata a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino “Le figure di “Falcone e Borsellino” ,alle loro spalle una sventolante bandiera italiana sovrastata dalla colomba della pace ,campeggiano nel murales realizzato dall’artista sulla roccia del parco, nel vortice della vita, dove undici aironi bianchi ora volano fieri nel cielo della Legalità. Undici come le vittime delle due stragi che volevano fermare il percorso intrapreso dai due magistrati siciliani. L’opera intitolata “Io non ho paura” è un omaggio ai martiri della lotta alla mafia che seppero con il loro impegno dare una svolta nella storia della giustizia nel nostro paese. ricordare per non disperdere questi ideali….ricordare per non rendere vano questo sacrificio.
Dopo la cerimonia di intitolazione della Piazza tutti a visitare il ricchissimo Museo del Lavoro risistemato dalla brillante Conservatrice Nilde Di Stasi che ospiterà fino al 30 Giugno una rassegna di opere del Pittore Masi.
E’ stata una giornata straordinaria – commenta il Sindaco Iandoli -, perché straordinario è l’impegno che in tanti hanno profuso per quest’evento che ha già raggiunto l’ambizioso obiettivo di unire Istituzioni e società civile in un progetto comune, dedicato alla legalità e quindi al benessere ed alla crescita di tutti. E’ proprio questo il significato più profondo del percorso della Fiaccola della Memoria, stringere sempre di più le maglie di una rete che è fatta da tutti noi, e che sarà tanto più forte ed utile quanto più sapremo restare uniti nel segno incancellabile di uomini e donne che sono stati eccezionali nella loro semplice capacità di fare il proprio dovere ogni giorno, sapendo che ne valeva la pena anche se ciò ha significato andare dritti e consapevoli verso la fine della propria esistenza”.
Soddisfatto anche Luigi De Prizio motore della manifestazione “ …. continueremo a San Potito e in tutta la nostra Provincia a promuovere iniziative di elevato spessore morale e civile proprio perché come cantava Gaber “ la libertà è partecipazione”.