Il dissesto finisce in Tribunale. Alcuni cittadini quindicesi hanno presentato ricorso al Tar di Salerno per l’annullamento, previa sospensione, della deliberazione del Consiglio Comunale di Quindici, la n. 10 dell’11 agosto scorso, con la quale è stata disposta la dichiarazione di dissesto finanziario dell’Ente. La civica assemblea approvò il dissesto ritenendo che «esiste una mole di debiti liquidi ed esigibili almeno pari a euro 302.243,35, ai quali il Comune non può far fronte come le procedure di cui agli artt. 193 e 194 del TUEL in quanto ha già un disavanzo accertato di euro 1.163.629,31».
Dunque, per il primo cittadino Rubinaccio la condizione del Comune di Quindici sarebbe strutturalmente deficitaria, nonostante vi siano agli atti dell’Ente altre due relazioni, quelle del revisore dei conti e del responsabile dei servizi finanziari, che dicono l’esatto contrario. Vale a dire che l’Ente potrebbe evitare la procedura di dissesto in quanto si possono adottare misure correttive per far fronte ai debiti liquidi ed esigibili (pre-dissesto, ripartizione triennale del disavanzo da riaccertamento dei residui, rilevazione delle eccedenze, vendita del patrimonio comunale).
Una posizione che è condivisa da alcuni concittadini che hanno proposto ricorso al Tribunale Amministrativo di Salerno.