Giudici di pace, dal Ministero la circolare per il ripristino degli uffici soppressi. La comunicazione interessa diversi presidi giudiziari irpini e sanniti, in particolare quello di Lauro per la cui riapertura nei mesi scorsi sono stati lanciati numerosi appelli ai quali hanno fatto seguito altrettante iniziative sul territorio. Ora, tutto diventa più chiaro con modalità di presentazione dell’istanza fissate e indicazione del termine ultimo per chiedere il ripristino dell’ufficio soppresso. Infatti, con la circolare del 12 maggio 2015, recante “Istruzioni per il ripristino degli uffici del Giudice di pace soppressi, ai sensi del D.L. 31.12.2014 n. 192, convertito con modifiche con legge 27.2.2015 n. 11”, il Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, del personale e dei servizi Uffici del Giudice di Pace, ha differito al 30 luglio 2015 il termine perentorio entro il quale gli enti locali, le Unioni di Comuni e le comunità montane, possano chiedere il ripristino degli uffici del giudice di pace soppressi dal d.lgs. 1562012. Considerata la ristrettezza dei tempi, si legge nella circolare che “sarà pertanto indispensabile che gli Enti interessati provvedano già nel corpo dell’istanza e quindi entro il termine del 30 luglio ad individuare il personale da destinare agli uffici ripristinati secondo le indicazioni di cui alla circolare 17 novembre 2014 e i criteri indicati dalle competenti articolazioni ministeriali, in modo da consentire l’avvio del progetto di formazione, predisposto da questa Amministrazione, con la compagine definitiva del personale da adibire agli uffici del giudice di pace ripristinati, al fine assicurare una durata della loro formazione utile al passaggio di gestione dell’ufficio giudiziario entri i termini individuati dalla normativa in oggetto”. L’istanza, sempre secondo quanto riportato nella circolare ministeriale, “deve essere espressa dall’organo che ha il corrispondente potere decisorio e presentata entro il termine perentorio del 30 luglio 2015”. Il che starebbe a significare, nel caso del Vallo di Lauro, che a produrre la domanda per il ripristino dell’ufficio giudiziario dovrebbe essere il Comune di Lauro, dove ha sede il Giudice di Pace, e tra l’altro proprietario dell’immobile destinato a tale uso. Ma l’istanza potrebbe anche essere presentata dall’Unione dei Comuni “Antico Clanis” ed in questo caso prevedere anche un possibile trasferimento della sede, come già si vocifera nel Vallo, in un bene confiscato nel territorio comunale di Quindici. In tal caso, i sindaci, ma a questo punto anche l’associazione forense del Vallo di Lauro, guidata dall’avvocato Mena Panico, dovrebbero leggersi bene la normativa di riferimento e comprendere se un eventuale trasferimento della sede a Quindici possa essere o meno intesa come riapertura del presidio soppresso, oppure come nuova istituzione. Dal canto nostro, riportiamo quanto scritto nella già citata circolare relativamente al profilo territoriale: ” l’istanza, in quanto volta al ripristino dell’ufficio del Giudice di Pace soppresso, dovrà avere ad oggetto, quanto all’estensione territoriale, la totalità dei comuni che compongono l’ufficio del giudice di pace soppresso e non solo una parte degli stessi. Gli accorpamenti di più uffici del giudice di Pace e gli accorpamenti del territorio di uno o più comuni da aggregare alla competenza del giudice di pace come sopra individuato, sono possibili qualora gli stessi siano limitrofi e ricadenti nel medesimo circondario di tribunale. Al riguardo è necessario il consenso dei comuni o enti locali che intendono aderire all’accorpamento, da allegarsi all’istanza di ripristino”.