LAURO- Scarti di lavorazione edilizia, frammisti a rifiuti solidi urbani, materiale bituminoso e scarti vegetali. Parte di quanto alla prima verifica da parte dei tecnici dell’Arpa è emerso nel corso del sopralluogo che ieri mattina è stato effettuato nell’area Pip del Comune di Lauro. A disporre l’accertamento, solo il primo, il pm della Procura della Repubblica di Avellino Elia Taddeo, che coordina le indagini dopo il sequestro scattato nell’autunno del 2012 da parte degli agenti della Polizia Locale agli ordini del comandante Salvatore Scibelli.
Ieri mattina, insieme al sindaco Antonio Bossone che è stato anche nominato curatore dell’area sotto sequestro, è scattata la verifica da parte dell’Agenzia per l’Ambiente. Nell’area, quella sottoposta a sequestro, il personale del Nipaf e dell’Arpac avrebbe rinvenuto anche tronchi di palme e soprattutto pietre di scavi edilizio. Tutto materiale che ora dovrà essere caratterizzato e soprattutto rimosso da parte del Comune di Lauro.
I risultati del sopralluogo effettuato, comunque, già nelle prossime ore saranno al vaglio del pm Taddeo che ha ordinato l’attività di sopralluogo sulla zona. Ma non è l’unico aspetto che è emerso nel corso dell’attività da parte di Forestale e Arpac.
Anche perchè nel mirino dei controlli da parte della Procura, ora finiranno anche dei subavvallamenti che si trovano nella restante parte dell’area Pip, quella che non è stata interessata al sequestro da parte della Polizia Locale. Anche in questo caso, presupponendo e sospettando che l’avvallamento possa essere determinato da presenza di rifiuti interrati. Per questo motivo, dopo la consultazione con il pm che conduce le indagini, è probabile che ci siano nell’area in questione degli ulteriori accertamenti da parte dell’Arpac. Campionature per verificare se nell’area effettivamente siano stati depositati dei materiali di scarto di edilizia o rifiuti vari che hanno creato questi avvallamenti stessi.