Il Comitato “MOBASTA” (acronimo di “Movimento di Base per la Tutela dell’Ambiente nel Vallo di Lauro) ha intrapreso una campagna per la tutela dell’ambiente nel territorio del Vallo di Lauro. Dai sopralluoghi, dalle ricerche e dalle informazioni, purtroppo sommarie, che si hanno della condizione di salute dei concittadini, risalta un dato allarmante: manca il rispetto per il nostro ambiente. A pochi mesi dalla nascita, il Comitato ha già inoltrato alle Autorità competenti diversi esposti e denunce relative allo scarico di rifiuti, all’abbruciamento dei residui agricoli e, fatto gravissimo oltre che reato, all’abbandono di eternit, pneumatici, vernici rifiuti questi classificabili secondo il codice europeo dei rifiuti come “pericolosi” e in condizioni di produrre effetti nocivi sul territorio. Alle segnalazioni e alle denunce segue la relativa campagna di informazione sui social network, con tanto di “mappa dei rifiuti” consultabile su G+. Isidoro Siniscalchi, portavoce e presidente pro tempore è un cicloamatore; predilige percorsi collinari e montani che circondano il Vallo e, troppo spesso, si imbatte in evidenti atti compiuti ai danni dell’ambiente e ad un continuo oltraggio alla natura. Molti casi da lui segnalati evidenziano l’azione abitudinaria di soggetti (al momento ignoti, ma identificabili) che sversano ogni tipo di materiale nei pressi dei boschi, di strade di campagna o, peggio, nei cosiddetti “valloni”, ostruendo anche il riflusso delle acque piovane. Questo comportamento aggrava la situazione idrogeologica che gli organi competenti tentano di ripristinare tra odissee economiche e dilemmi tecnici.
Il problema più grave, però, è quello dell’amianto. Abbandonare un pezzo di eternit, frantumato, comporta gravi rischi per la salute: dai disturbi respiratori cronici al cancro ai polmoni, al cuore, all’addome. E chi lo sposta o cerca in modo maldestro di smaltirlo abbandonandolo, rischia serie conseguenze anche per la propria salute. L’intenzione è quella di interessare le Autorità, fornendo la massima collaborazione per la limitazione di tutti questi problemi. Il Comitato,a tal proposito, ha già manifestato in più incontri pubblici, sempre disertati da tutte, seppur invitate, le amministrazioni del Vallo, i propri intenti e la propria posizione rispetto alla problematica ambientale. Il Comitato, comunque, nonostante a tutt’oggi la maggior parte, se non tutte, le segnalazioni presentate sono rimaste disattese da parte di chi ha il dovere di intervenire, richiederà ancora incontri con tutte le Istituzioni ed Associazioni operanti sul territorio del Vallo, applicherà la procedura per richiedere l’istituzione del registro dei tumori e avvierà una campagna adesioni, a seguito della quale potrà proporre l’avvio di eventuali “class action” contro chi abusa dell’ambiente, mancando di rispetto ad ogni singolo cittadino.