“Sono caduta dalle scale”. “Ho urtato contro la porta”. Queste le scuse più comuni che utilizza chi è vittima di violenza: non solo donne, ma anche uomini e bambini. Un bilancio tragico quello italiano dove, secondo i dati del Viminale una donna perde la vita ogni 3 giorni. “Non solo in occasione della Giornata Internazionale della Donna, ma ogni giorno la CRI pensa e parla a tutte loro che sono, sempre più spesso, le più esposte alla violenza e al disagio, ma anche il motore da cui ripartire” ha affermato in una recente intervista Francesco Rocca, Presidente nazionale della Croce Rossa Italiana. “La violenza non si annida soltanto nelle grande realtà o dove la miseria economica e culturale è più visibile – sostiene la Presidente Provinciale del Comitato CRI di Avellino Sabata Venezia – ma si cela spesso nelle famiglie più insospettabili, nelle realtà che sono sotto gli occhi di tutti ma che nessuno vuol vedere”. Per questo motivo i Giovani della Croce Rossa di Lauro sono scesi in piazza nel giorno della festa della donna, non per festeggiare ma per celebrare con un flash mob tutte le vittime di violenza di genere. In collaborazione con la società di produzione teatrale “Il Demiurgo”, ieri un drappello di giovani con il volto tumefatto si è mescolato alla tranquilla vita cittadina del paese, a dimostrazione che la violenza non è un fatto isolato, vive e si muove tra noi. Ad ogni vittima un cartello in mano riportante una scusa e anche la vera ragione della ferita riportata: padri, fratelli, madri, vicini di casa che hanno utilizzato la forza per imporre e plagiare. “Abbiamo lanciato questo messaggio forte per sensibilizzare la popolazione e per proseguire quanto abbiamo iniziato l’anno scorso con il progetto “Abbattiamo il silenzio” – prosegue la Presidente Venezia. Nato dall’idea della volontaria Titti Nappi, curatrice dell’iniziativa insieme al Gruppo CRI di Lauro, “Abbattiamo il silenzio” prevede l’istituzione sul territorio di uno sportello di ascolto a cui possano rivolgersi tutte le persone vittime di violenza. L’anno scorso, grazie al contributo delle scuole del Vallo, abbiamo potuto raccogliere delle vere e proprie “opere d’arte” create dagli studenti che sono state esposte in mostra. Quest’anno abbiamo voluto mantenere desta l’attenzione sulla problematica – che è di scottante attualità – proprio nel giorno in cui si celebra la donna con un flash mob, una pacifica “invasione cittadina” durante la quale abbiamo interagito con i cittadini presenti, lanciando il nostro messaggio. Ringrazio i ragazzi del Demiurgo, che ci hanno supportato con professionalità, i volontari e tutti i cittadini che incuriositi hanno fatto domande e si sono interessati alle nostre attività”.