“Prima regola: nella satira non ci sono regole. E questo penso sia fondamentale. Per di più ti dirò che la satira è un espressione che è nata proprio in conseguenza di pressioni, di dolore, di prevaricazione, cioè è un momento di rifiuto di certe regole, di certi atteggiamenti: liberatorio, in quanto distrugge la possibilità di certi canoni che intruppano la gente.”
È con un celebre pensiero di Dario Fo che la minoranza risponde alle accuse poco originali del vicesindaco Boglione, che in seguito alla vicenda ” Tassanic” ha affermato che i giovani consiglieri “dovrebbero svolgere il proprio ruolo in maniera costruttiva, anziché divertirsi a far vignette”
“Il manifesto uscito qualche giorno fa- afferma Mazzocca– è stata probabilmente l’attività più “costruttiva” degli ultimi sei mesi di oggettiva distruzione del nostro comune, fosse anche solo per far comprendere ai cittadini, in maniera diretta ed innovativa, in che situazione versa il nostro paese”
Ricordiamo infatti che, riprendendo le parole di Corbisiero, ” i primi sei mesi di governo Bossone, sono stati un disastro” in primis per la completa scomparsa della scuola media dal territorio di Lauro, ed ora per l’aumento della TARES/TARSU, aumento resosi necessario ” non in considerazione del dissesto finanziario in cui versa il comune- afferma Corbisiero- ma solo per garantire il pagamento dei nuovi assunti. Un episodio su tutti: la partecipata del comune, cioè l’antico Clanis, a cui sono affidati lo spazzamento, la cura degli spazi verdi e l’illuminazione, ha assunto un architetto, assunzione che ha chiaramente apportato un’ ulteriore spesa, senza che ce ne fosse un reale bisogno” Ovviamente- prosegue adesso Mazzocca- la critica non è al lavoro e al lavoratore in quanto persona fisica, ma al sistema utilizzato, perché certamente il favorire esclusivamente la propria parte politica, non fa di un sindaco, il sindaco di tutti.” Mazzocca continua dicendo che ” la scelta di aumentare una tassa spetta alla giunta comunale, e nello specifico all’assessore ai tributi, il quale peraltro, non ha neanche previsto un adeguato criterio di dilazione”
E mentre Lauro viene distrutta a colpi di ” maggioranza”, sotto lo sguardo impotente di una minoranza che oltre a svolgere il costante ruolo di sentinella, altro non é nella facoltà numerica di fare, negli altri paesi del Vallo, piovono fondi per la riqualificazione del territorio. Ormai sono lontani gli anni in cui si parlava di Lauro come del faro illuminante di tutti i comuni del Vallo!
Carolina Schettino