Dieci anni fa era un florida fucina di studenti, oggi riparo per animali randagi. Perché è proprio questo che rimane dell’edificio che ospitava la scuola media statale di Lauro, una struttura abbandonata a se stessa, sulla quale non si è mai intervenuti in due lustri e che oggi è, più che abbandonata, lasciata cadere a pezzi dall’incuria del tempo e della memoria. Una struttura enorme, su tre livelli, con oltre venti aule tra didattiche e amministrative, dichiarata inagibile nei giorni a seguire il tragico terremoto di San Giuliano di Puglia, dopo essere stata oggetto di un’ampia ristrutturazione, tanto che il tecnico che diresse i lavori, presentò ricorso per la decisione di chiuderla. Da ciò anche una protesta da parte dell’opposizione consiliare dell’epoca. Nel corso di questi lunghi dieci anni chi ne ha sofferto di più sono stati gli studenti che prima furono sistemati temporaneamente in una struttura privata, accogliente ma priva di alcuni servizi essenziali per lo studio, e dallo scorso settembre, nel 2012 quindi, in un edificio comunale riadattato per l’occasione e funzionale. Solo dopo quasi dieci anni, gli alunni dell’ex scuola media hanno riavuto una sede decente per il loro percorso didattico. Nel corso di questi anni, diversi sono stati i progetti proposti dall’amministrazione comunale, mai concretizzati sia per la grandezza dell’area e dalla complessità degli stessi sia per la sempre più penuria di finanziamenti statali per l’edilizia scolastica. Per una generale risistemazione dell’edificio, che potrebbe ospitare tutte le classi dell’odierno istituto scolastico di Lauro, serviranno fondi per qualche milione di euro. Opera quindi difficilmente irrealizzabile che deturpa il quartiere S.Maria oltre che offendere la memoria. Deturpa perché l’ex scuola media, lasciata ai segni del tempo, è diventata un ricettacolo per cani, gatti e ratti. Con erba alta che non riesce a nascondere quei mezzi del comune in disuso lasciati nel suo spiazzale che una volta ospitava invece gli studenti nell’ora di ginnastica. Il tutto a pochi metri dalla scuola elementare e dalle abitazioni del quartiere, con problemi di igiene segnalati specialmente nel periodo estivo. Lo scorso anno, fu anche oggetto di un piccolo incendio: alcuni teppisti diedero alle fiamme parte della biblioteca scolastica. Il progetto che sembrerebbe più consono è quello che vede l’intera qualificazione dell’area, realizzando anche dei parcheggi per i genitori che darebbe una migliore visibilità anche al quartiere, oramai ostaggio della struttura abbandonata. Per la sua ristrutturazione rimangono un finanziamento statale di settecento mila euro per l’abbattimento parziale, ancora pochi per ridargli la dignità di scuola. (Giovanni Sperandeo -Il Vallo)