L’operazione di pulizia su spazi ed aree pubbliche a Lauro, presentata come il primo impegno fattivo di volontariato dei neo-eletti amministratori, ha svelato la sua vera natura con la pubblicazione della determina n° 131 del 26 giugno 2013 a firma del sindaco dr. Antonio Bossone. Tale vicenda è emblematica per tanti aspetti: 1- Gli interventi di pulizia e decespugliazione erano stati presentati…, con tanto di battage pubblicitario, come operazioni di volontariato, invece sono oggetto della commissione di un lavoro a pagamento; 2- La ditta incaricata è stata beneficiaria già di altri incarichi in passato, sempre in prossimità delle elezioni; 3- Al di là del corrispettivo dell’appalto, non si è regolamentato che fine ha fatto il legno ricavato dagli abbattimenti commissionati (in una precedente occasione ,spazi comunali come piazza Lancellotti, il cimitero, l’area degli edifici scolastici di via S. Maria, vennero letteralmente ripuliti di molti quintali di prezioso essenze come i cipressi). 4- L’incarico è stato dato ex post, a sanatoria, e per giunta senza l’acquisizione di preventivi di altre ditte. 5- Con il corrispettivo riconosciuto alla ditta, pari ad oltre 17.000 €uro, si sarebbe potuto pagare lo stipendio di un dipendente comunale di qualifica “A” per un intero anno, fatto questo non irrilevante, in tempi di penuria finanziaria. Aspetti questi che ci dicono quanto siano in cima alle preoccupazioni dei nostri amministratori, fondamentali obiettivi quali: lavorare disinteressatamente per il paese, preservare il patrimonio comunale, rispettare la legalità, destinare gli scarsi fondi pubblici ad oggettive priorità.