Si é tenuto ieri a Lauro, presso la Collegiata, il primo incontro organizzato dal Comitato “MO BASTA”, nato dall’idea e dall’impegno di chi ha deciso di schierarsi a difesa dell’ambiente, nonché, nello specifico, a tutela di un territorio, quale il Vallo di Lauro, ormai da troppo tempo in balia del disinteresse e dell’incuria di chi sottovaluta l’essenzialità di tale problematica. Il movimento si pone quindi come primario obiettivo quello di “educare” la popolazione ad un maggiore senso civico in materia ambientale, di sensibilizzare i cittadini e renderli partecipi della drammatica situazione in cui purtroppo versano i territori valligiani, nonché di vigilare, monitorare e denunciare gli eventuali trasgressori. I promotori dell’ iniziativa, Daniele Acerra, Isodoro Siniscalchi e Clemente Scafuro, hanno avuto modo ieri di incontrare e di rendere edotti dei propri obiettivi e finalità, non solo un nutrito gruppo di cittadini già sensibili a tali problematiche, ma anche le associazioni maggiormente impegnate sul territorio, quali l’associazione culturale Prolauro, Libera Vallo Lauro, Il mondo che vorrei, nonché il collettivo ” No-Coma”, noto per l’impegno profuso nel contesto ” Terra dei Fuochi”. “La situazione che viviamo in tema ambientale è drammatica”- afferma Daniele Acerra- “Non è una novità, certo, ma c’è bisogno di un impegno serio per trovare soluzioni. Sono decine i siti diventati abituale oggetto di scarico di rifiuti di vario tipo, senza contare le discariche di grandi dimensioni che da anni troneggiano indisturbate in varie aree del nostro territorio. E in più conosciamo la situazione drammatica di un’epidemia che ormai sta assumendo le dimensioni di una catastrofe. Non si può più far finta di niente. Abbiamo deciso, quindi, di concretizzare il nostro lungo impegno in questo comitato, per creare una rete tra cittadini e associazioni per far sì di avere un’azione condivisa dal punto di vista dell’informazione, della sensibilizzazione e della collaborazione con le autorità. Insomma, le conseguenze della illegalità sono tutte nostre, i danni ambientali e alla salute toccano noi ma è ora che tocchino a noi anche le decisioni. Tocca anche a noi tutelare le norme, giuridiche e non, che tutelano noi. Ma abbiamo il dovere di darci una mano, di aiutarci a non commettere gli stessi errori.” I problemi legati all’ambiente sono dunque molteplici, tuttavia finalmente si assiste ad una presa di coscienza collettiva, che si auspica sia il più radicata possibile nel contesto sociale del Vallo di Lauro e raccolga consensi a partire dalle Istituzioni preposte.