Ieri pomeriggio, a due anni di distanza, si è concluso il primo grado del processo a carico di Aschettino Domenico, ex guardia giurata e pluriomicida, autore della meglio nota “strage di Lauro”. Com’era prevedibile, il Tribunale di Avellino, nella persona del Giudice Dott. Giuseppe Riccardi, ha condannato Aschettino alla pena dell’ergastolo, non applicando, però, la misura di sicurezza aggravata dell’isolamento diurno, così come invece richiesto da parte del Pubblico Ministero, Dott. Antonella Salvatore. La difesa, rappresentata dall’Avv. Annibale Schettino, aveva fatto richiesta di escludere sia l’aggravante del futile motivo, sia quella relativa alla premeditazione. Si è dunque in attesa della motivazione della sentenza, in modo da poter verificare le ragioni per cui il Giudice abbia ritenuto applicarsi la sola aggravante della premeditazione, escludendo, pare, quella riguardante il futile motivo, circostanza questa di basilare rilevanza per l’erogazione dell’ergastolo. Oltremodo interessante sarà constatare il non aver ritenuto, da parte del Giudicante, l’attenuante della provocazione, così come il diniego delle attenuanti generiche, pur richieste dall’Avv. Schettino. Ma soprattutto, la difesa attenderà di conoscere la motivazione circa l’esclusione, in capo al proprio assistito, dell’applicazione relativa alla seminfermità di mente. In altre parole, il processo è appena iniziato.
Carolina Schettino.