Da ieri c’è la maglia della sua squadra del cuore, l’Avellino Calcio, sulla tomba di Nunziante Scibelli. A consegnarla personalmente ai suoi fratelli, partecipando anche alla cerimonia di benedizione ed apposizione è stato il direttore sportivo dell’Us Avellino 1912 Enzo De Vito, che è giunto nel Vallo di Lauro per testimoniare anche un impegno a sostegno della memoria e della legalità. Il ricordo di Nunziante e l’abbraccio con i suoi fratelli che insieme ai nipoti hanno non hanno voluto rinunciare a questo appuntamento di grande significato, visto che solo qualche giorno fa in un comune del Baianese la targa apposta in onore della giovane vittima della camorra nel novembre del 1991 era stata divelta. Dopo la benedizione di padre Giacinto, sacerdote di Taurano, la maglietta è stata apposta sulla tomba del giovane. Non è mancata la commozione dei suoi familiari. Che hanno anche voluto testimoniare la loro gratitudine «per l’impegno mantenuto da parte del direttore sportivo 
dell’Avellino Enzo De Vito ed in particolare per l’organizzazione della manifestazione, che è stata fortemente voluta dall’amico Giuseppe Rubinaccio». E proprio il dirigente provinciale di Italia 2050 sottolinea come: «Nunziante era un grande tifoso dell’Avellino Calcio, la sua squadra del cuore da buon irpino. Quel cuore fermato troppo presto dalla ferocia della criminalità organizzata. Questa mattina, dopo che l’ amico Enzo De Vito ha raccolto la invito a donare una maglia da apporre sulla tomba di Nunziante, mi sono commosso. La preghiera di padre Giacinto, la felicità dei fratelli e dei nipoti di Nunziante ma soprattutto quel regalo che lassù dal cielo sicuramente sarà stato gradito. Una risposta civile e composta a chi le lapidi le devasta».
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