Stamane ci sono stati attimi di tensione a Moschiano (AV), piccolo Comune del Vallo di Lauro, dove al diffondersi della notizia dell’arrivo di circa 40 profughi da ospitare nell’ex ristorante Carità, una struttura privata oramai in disuso che dista oltre 6 chilometri dal centro storico del paese nella parte alta, un folto numero di donne hanno inscenato una protesta dinanzi al Municipio di Moschiano e in particolar modo nei confronti del sindaco Mazzocca. Quest’ultimo è accusato, sembrerebbe, per aver dato l’ok all’arrivo dei migranti, che fanno parte di un gruppo di profughi arrivati a Napoli nei giorni scorsi.
«Non siamo razziste e ci rendiamo conto che queste persone hanno bisogno di ospitalità, ma mettetevi nelle nostre condizioni, in un luogo isolato e di montagna con quaranta persone che non sappiamo chi sono e da chi saranno vigilate. Mentre sappiamo bene quello che avviene nelle altre città dove sono ospitati i rifugiati». Più o meno queste le parole delle donne che sono state ricevute dal sindaco Angelo Mazzocca, in compagnia delle forze dell’ordine, Carabinieri di Quindici e Polizia di Lauro. La fascia tricolore ha stigmatizzato la psicosi creatasi in paese e ha assicurato che «non ci sono al momento richieste al Comune di ospitare rifugiati politici in strutture private e che quando perverrà qualche richiesta questa sarà valutata con la massima scrupolosità». Molto probabile che nei prossimi giorni ci sarà un incontro pubblico tra cittadinanza e amministratori sulla tematica.