VALLO LAURO- «Ci mancava solo qualche Masaniello». Giuseppe Rubinaccio commenta con sarcasmo la manifestazione che sarà organizzata da sindaci e comitato Onda Verde davanti all’ex clinica Parco degliUlivi di Moschiano, quella promossa dal duo Bossone-Alaia per sollevare la questione che proprio il rappresentante di Forza Italia-Mir aveva portato qualche giorno fa all’attenzione del governatore Stefano Caldoro. «C’è poco da commentare purtroppo rispetto ad una manifestazione anacronistica, che guarda caso arriva proprio a pochi giorni dalla scadenza elettorale. Si sa bene che a pensar male si fa peccato, ma…Detto questo, mi sembra del tutto evidente che la miglior risposta a questi due signori sia arrivata dal silenzio degli amministratori di Moschiano e credo anche dal flop, a meno di arruolamento di truppe cammellate, che dovranno constatare nella giornata clou. L’allegra brigata che si prepara ad incatenarsi davanti alla struttura sanitaria, tace su una serie di circostanze, che non sono certo di poco conto. A partire dal silenzio assordante durato tredici anni. Quello della politica e dei furbetti che vogliono fare del Parco degli Ulivi argomento di campagna elettorale. Stavolta, per loro sfortuna, non potendolo usare per fantomatiche promesse si devono esercitare nell’arte della contestazione. La domanda allora è normale: ma questi sindaci dov’erano nel 2002, quando i dipendenti venivano lasciati soli alla mercè e al gioco di cooperative e di accordi che volevano unicamente mettere il cappello su quella struttura, senza assolutamente guardare al futuro del personale. Dov’era l’allora sindaco, anzi prosindaco di Lauro, che oggi parla di «false promesse», proprio lui che si era anche inventato i grafici della avveniristica struttura che il suo amico Sergio Florio non ha mai davvero perorato. E quando l’uva non è avvicinabile, la volpe dice che è acerba. Come insegna anche questa vicenda». La storia di quella struttura è nota a tutti. Anche a chi oggi finge di non sapere. Non sapeva il governatore, a cui nessuno ha mai sottoposto il problema, contrariamente a quanto andava sbandierando qualche nuovo Masaniello di turno». E Rubinaccio continua: «Ho molto rispetto per i lavoratori, soprattutto quando questi a causa di una malapolitica hanno dovuto perdere speranza e futuro. Ma mi chiedo: questi fantomatici dipendenti che hanno scritto una nota, molto politicizzata, dove erano fino ad oggi. Mi piacerebbe capire chi sono, anche perché quelli veri, a quanto pare non la pensano come loro». Sulla verità della vicenda Parco degli Ulivi Rubinaccio ricorda alcuni passaggi chiave: «Nel 2001 e fino al 2010 la Regione Campania ha avuto un’unica gestione: quella di Antonio Bassolino. E’ doveroso ricordarlo a tutti. Anche a chi oggi ha il prosciutto sugli occhi». E conclude: «Se davvero vogliono un 25 aprile per questo territorio, quelli che andranno ad incatenarsi facciano una cosa più saggia: liberino questi territori dalla loro politica, anzi, dall’assenza di democrazia che ha calpestato, svilito e annullato questo territorio. Renderebbero davvero un grande servizio a tutta la comunità…