Una settimana fa si era detto che solo un «miracolo» avrebbe potuto salvarla. Ieri per lei è arrivato un altro segnale incoraggiante. Sedazione sospesa e segnali positivi in quella mezz’ora. Si riaccende la speranza per Carolina Sepe, la venticinquenne di Pignano rimasta ferita gravemente nella sparatoria avvenuta nel cortile di casa dei genitori. Si accende una piccola speranza per Carolina Sepe – la ragazza incinta che a Lauro (Avellino) e’ stata ferita con un colpo di pistola al capo durante un litigio nel quale e’ stato ucciso il padre Vincenzo – e per il feto che porta in grembo, all’undicesima settimana di gestazione. Oggi e’ stata sospesa per mezz’ora la sedazione della donna, che pur restando in condizioni gravissime ha reagito con piccoli movimenti. A renderlo noto e’ il primario di Neurochirurgia del Cardarelli di Napoli, Michele Carandente. Era stato proprio Caradente a sottoporre, una settimana fa Carolina ad un delicatissimo intervento. Una craniotomia decompressiva, con l’asportazione di alcuni frammenti di proiettile, e secondo i medici sta meglio. «Tutti gli sforzi dei dottori del reparto Rianimazione – aveva spiegato Coppola – sono finalizzati a prolungare le condizioni di vita di Carolina Sepe per tentare di salvare il bambino. Sostenendo le funzioni vitali della donna di fatto i medici difendono e sostengono la prosecuzione della vita del feto». La battaglia dei medici per salvare il feto e la mamma. Ma anche la straordinaria tempra della venticinquenne di Lauro. Una storia che potrebbe avere un lieto fine. E tutta la comunità intanto prega per la ragazza. Aspettando un altro segnale di speranza.
Ieri intanto dissequestrata anche la casa dove è stata ferita.