VALLO LAURO-BAIANESE- Quattordici giornate di lavoro all’anno, che solo grazie alla scelta di un turn ove garantiranno una copertura di 28 giorni, fino al 20 agosto, quando gli Otd (operai a tempo determinato), circa 120 operai che sono impegnati su tutto il territorio montano di competenza della Partenio-Vallo Lauro completeranno il loro lavoro. Con tutte le incognite su quello che avverrà in una zona ad alto rischio idrogeologico e in queste settimane nella morsa dei piromani fino alla data di scadenza dell’emergenza incendi. «Una beffa» denuncia Giuseppe Rubinaccio, dirigente provinciale del Mir, che solleva il caso «che rischia di vedere sguarnito il territorio, in particolare un’area come quella del Vallo di Lauro, ad alto rischio idrogeologico, un problema dunque di sicurezza ma non solo». Anche perché come spiega sempre il dirigente del Mir «a gestire la prevenzione antincendio sulla zona, quando il 20 agosto saranno esaurite le quattordici giornate lavorative degli operai idraulico forestali a tempo determinato, dovranno essere impiegati gli Oti, gli operai a tempo indeterminato della Partenio. E se è necessario comprendere quanto sia problematica e a rischio caos questa vicenda, si pensi soltanto che nel Vallo di Lauro, molto probabilmente, a gestire quello che oggi viene coordinato con almeno una decina di unità, saranno appena due operatori cd Oti della Partenio Vallo Lauro. Altrettanto anche per il Baianese. E sembra possibile che una zona così vasta, con un clima che si fa sempre più incandescente e con il pericolo che i «piromani» tornino a scatenarsi, la Comunità Montana non abbia la possibilità di destinare ulteriori risorse per prorogare un servizio di grande utilità per tutto il territorio. Anche perché ci sono su questo fronte delle scelte stigmatizzabili. Quelle di far partire anche cantieri che hanno meno valenza sulla sicurezza e la prevenzione del servizio antincendio. Per questo bisognerebbe chiedere al presidente Domenico Biancardi cosa intende fare dopo il 20 agosto e se ci sono le economie necessarie per prorogare un servizio di notevole interesse per il territorio, non solo del Vallo di Lauro ma anche del Baianese e della fa scia del Partenio. E mi chiedo, facendolo anche al presidente della Partenio Domenico Biancardi: ci sono fondi destinati dalla Regione anche per questa seconda fase e in caso affermativo: quali siano le iniziative che si intendono assumere per sbloccare questo stato di impasse». Domande a Biancardi, ma anche un appello alla Regione Campania e al governatore Enzo De Luca: «Il Presidente della Giunta Regionale e i consiglieri regionali siano attenti a questa problematica che riguarda 120 famiglie, in gran parte giovani, che da anni devono affrontare una condizione che si è resa gradualmente più deprecabile. A partire dal fatto che grazie alla scelta di assumere per soli 14 giorni gli operai non potranno neppure accedere agli ammortizzatori sociali. Questo vuol dire rinunciare alle indennità di disoccupazione e malattia per redditi già bassi. E se al problema della sicurezza si aggiunge anche questo spaccato sociale, è quantomai urgente procedere ad una soluzione e risposta sul caso».