Poli formativi, Rubinaccio (Mir): i sindaci si lamentano? E sull’Italicum sono rimasti in silenzio

Poli formativi, Rubinaccio (Mir): i sindaci si lamentano? E sullItalicum sono rimasti in silenzio

«Stamattina ho letto con interesse il grido di allarme lanciato dai sindaci del Vallo di Lauro per l’esclusione dai poli formativi. Di fronte a questo grido ho l’impressione di una sorta di cane che abbaia alla luna mentre la carovana passa!». Si apre così la nota del dirigente provinciale del Mir Giuseppe Rubinaccio sul caso. . «Rimango sbigottito di fronte a questi sindaci, che assomigliano molto alle palline di natale, quindi se sull’albero sono delle semplici fasce e addobbi natalizi sotto il presepe sono dei «pastorelli». Resto esterrefatto rispetto a questo nuovo scippo consumato ai danni del territorio, ora si parla di questa esclusione o tentata esclusione dai poli formativi del Vallo Lauro e Baianese, questo nuovo spezzatino. E’ necessario però fare un’operazione verità. La mia non è una difesa di ufficio della Provincia, ma solo una riflessione di ascolto nei confronti dei cittadini del Vallo di Lauro. Giorgio Ambrosoli diceva: «Lavoriamo insieme per costruire il nostro Paese». Belle parole, quelle di un uomo saggio che aveva a cuore la sorte del suo territorio. Bisogna difendere le nostre radici, la nostra cultura, la nostra terra e la storia di vita quotidiana. Fare il paroliere ribelle, oppure togliersi i prosciutti dagli occhi rischia di far finire il suo paese in una galleria buia e senza via d’uscita. I sindaci sono le vere sentinelle del territorio, dovrebbero difendere il benessere socio ambientale degli stessi, questo vuol dire amare la propria gente. I sindaci che oggi si lamentano, di fronte alle iniziative della Provincia per scongiurare il rischio di passare con l’area metropolitana a seguito dell’Italicum hanno preferito disertare, oggi si lamentano. Ma di cosa? Perché non hanno partecipato al tavolo promosso proprio dal presidente Gambacorta, quello al quale alla fine hanno aderito solo i comuni del Baianese. Il loro silenzio omertoso su legge elettorale e cattedrali nel deserto, sullo scandalo Parco degli Ulivi è il prezzo che paghiamo oggi come comunità e che hanno creato un vero e proprio muro di gomma».