«La camorra nel Vallo di Lauro si sta riorganizzando. I segnali di ripresa delle attività criminali sono evidenti e preoccupanti ». Lo ha dichiarato il Procuratore della Repubblica di Avellino, Rosario Cantelmo, che ha incontrato ieri pomeriggio a Quindici nel maglificio “CentoQuindici Passi”, i volontari impegnati nei campi di Libera. Cantelmo è stato chiamato a relazionare sul ruolo assunto in questi anni dalla Magistratura nella lotta alla criminalità organizzata. Nel suo intervento il Procuratore si è soffermato, innanzitutto, su come le mafie stiano cambiando pelle. «La camorra non è più soltanto violenza e morti ammazzati, ma lavora in ambito finanziario per mettere in ginocchio l’economia legale». Tornando alla vicenda quindicese, Cantelmo si è poi complimentato con i referenti di Libera per l’iniziativa dei campi estivi che «evidenziano come la cittadina di Quindici abbia voglia di rialzare la testa». «Dalla rassegnazione si è passati alla speranza e all’ottimismo – ha aggiunto il Procuratore della Repubblica di Avellino – Dopo le indagini di sistema attraverso le quali lo Stato ha decapitato i clan Cava e Graziano, la gente di Quindici guarda adesso con fiducia al proprio futuro, fermo restando che tanto ancora resta da fare nella lotta alle organizzazioni criminali»