QUINDICI- «Il Comune si attivi per i contratti formativi di Garanzia Giovani». Nessuna polemica, ma stavolta una vera e propria richiesta di verificare certosinamente che in tempi brevi venga definito un iter giunto ormai alla fase decisiva, quello per la definizione dei tre contratti, invece di sei previsti, per i giovani di Quindici che hanno fatto domanda di inserimento nell’offerta formativa presso l’Ente. A rappresentarla il dirigente provinciale del Mir Giuseppe Rubinaccio, che in passato aveva attivato proprio le iniziative politico-istituzionali con l’allora assessore alle politiche occupazionali e alla formazione della Regione Campania Severino Nappi. «La definizione del progetto da parte dell’ufficio Provinciale del Lavoro di Avellino e dell’Arlas della Campania è ormai in dirittura di arrivo-spiega Rubinaccio- anche perchè la lista dei tre candidati che sono stati selezionati per accedere al percorso formativo è ormai definita e si attende soltanto che l’Arlas trasmetta il via libera e attivi la fase per la stipula di quello che sarà il progetto-contratto per avviare i giovani alla formazione negli uffici dell’Ente. Un progetto che non graverà sulle casse del Comune di Quindici, questo sia chiaro. Ma sarà a carico dell’Inps. Purtroppo in tutta questa vicenda c’è un rammarico». Quale esso sia, lo stesso Rubinaccio lo spiega con estrema chiarezza: «Dalla lista che prevedeva sei giovani da selezionare sono state espunte alcune persone, che alla fine non erano in regola con i requisiti. Queste circostanze, se fossero state agevolmente verificate da quanti erano addetti alla definizione delle pratiche all’interno del Comune di Quindici, oggi non ci avrebbero privato di tre unità, anzi, non avrebbero pregiudicato a tre giovani che volevano formarsi la possibilità di avere un’esperienza di un anno. Un comportamento grave, che va stigmatizzato, una furbizia che comunque alla fine ha danneggiato solo la comunità. Mi preme ringraziare per questo risultato l’ex assessore regionale Severino Nappi, che volle includere nella seconda tranche il comune di Quindici, restato fuori alla prima tornata».