Anche Roberta Santaniello, presidente provinciale del Partito Democratico, ha partecipato alla Leopolda 6. Un intervento, il suo, che ha trattato di buoni esempi nella pubblica amministrazione, della sue esperienza professionale per il rischio sismico e idrogeologico, dell’azione del governo ma anche per salutare gli amici di Benevento colpiti dall’alluvione. «Partecipare ogni anno alla Leopolda è un’emozione straordinaria perchè qui si parla di cose concrete, di buone realtà, di grandi progetti. Ecc perché il rischio idrogeologico e la mitigazione del rischio devono essere tra le prime azioni di giverno. Le alluvioni non possono essere una condizione di sempre, il rischio va mitigato per limitare i danni, per non avere paura di una pioggia abbondante. Così come il terremoto, il “modello L’Aquila” può essere e deve essere portato sul panorama nazionale. È da qui che parte tutta la nostra solidarietà ai fratelli di Benevento. I nostri territori vanno salvaguardati e le classi dirigenti hanno questo compito: raccontare quanto di buono c’è in Italia». «Non si può pensare solo di impostare la politica su litigi tra bande – ha aggiunto la Santaniello – ma la Leopolda, come tutte le azioni del Pd, ha senso se c’è una classe dirigente che è in grado di raccontare e di trasmettere queste azioni, queste realtà sul territorio. Come le buone realtà della pubblica amministrazione che sono dislocate sul territorio dove giovani fanno tutti i giorni la differenza».