Nell’agosto del 2013 Domenico Aschettino ammazzò a colpi di pistola Carolina Sepe, suo padre Vincenzo e la nonna Bettina Crisci in quella che tutti ricordano come la strage di Pignano. L’assassino è stato già condannato all’ergastolo in primo grado. Ora che sta per riaprirsi il processo di appello, il suo legale, l’avvocato Annibale Schettino chiede che durante il giudizio vena utilizzate le perizia psichiatriche: «Puntiamo al riconoscimento dell’infermità mentale». La richiesta è stata già avanzata – come riporta Il Mattino – al presidente della sezione di Corte di Assise di appello di Napoli, Vincenzo Mastursi. Contro di essa si sono già espressi negativamente sia il pubblico ministero che l’avvocato di parte civile, Raffaele Bizzarro. Domenico Aschettino, in passato, tentò il suicidio in carcere e mostrò segni di vaneggiamento mentale, non valutati però gravi da una perizia psichiatrica già concessa in primo grado. Una carta che adesso il suo legale tenta nuovamente di giocare nella speranza di riuscire ad aprire le porte del manicomio criminale per il suo assistito. La decisione del Tribunale sarà presa entro il prossimo 3 giugno.