Il rispetto delle regole per le comunità del Vallo, per la loro incidenza sulla capacità di far ripartire e sostenere lo sviluppo e ripristinare condizioni di vivibilità, è la questione centrale da affrontare in questo momento così delicato e critico per il nostro futuro. La violazione delle norme contabili e finanziarie ha fatto si che, negli ultimi anni, quattro comuni del Vallo su sette dichiarassero il dissesto finanziario ed il comune capoluogo, che Lauro lo dichiarasse ben due volte a distanza di 17 anni. L’ultima volta, come la precedente, per il gran peso della spesa di parte corrente, principalmente per il personale assunto in violazione di ogni limite e regola che disciplina il rapporto dipendenti/abitanti. E’ lo stesso ente che ha costituito nel volgere di un decennio ben tre società partecipate che hanno dato per risultato più cospicuo della loro attività debiti e controversie, alcune dirette proprio nei confronti dello stesso ente proprietario. Tre comuni del Vallo su sette, Lauro, Marzano di Nola e Pago del Vallo di Lauro, non hanno un nuovo strumento urbanistico vigente, eppure sono tra quelli che hanno fatto costruire ovunque, al di là di ogni reale fabbisogno abitativo. Sei comuni su sette hanno aderito all’Unione dei Comuni “Antico Clanis” della quale la quasi totalità dei cittadini non conosce neppure l’esistenza anche se sperpera risorse pubbliche senza dare nessun servizio e nessuna utilità ai cittadini. Ed intanto il peso delle tasse sui cittadini onesti si aggrava sempre di più. In queste settimane nelle quali due importanti comuni, Lauro e Marzano sono chiamati a rinnovare le loro amministrazioni, il tema della legalità può essere la vera sfida che i candidati possono cogliere per spingere, partendo proprio da questi due enti, un forte rinnovamento nella gestione della cosa pubblica, che dia risposte concrete ai veri problemi dei cittadini. Alle liste, ai candidati alle cariche di sindaco e consigliere, chiediamo di assumere come norma comportamentale e porre al primo punto dei loro programmi il rispetto delle regole, impegnandosi ad adottare provvedimenti concreti in tale direzione nei primi cento giorni dal loro insediamento, attraverso i quali liberare le energie professionali, artigianali, produttive, culturali e sociali capaci di rilanciare il ruolo delle nostre comunità, di far ripartire anche per esse il futuro. Un primo impegno potrebbe essere quello di attuare fin dal primo anno di amministrazione la pratica del bilancio partecipato, coinvolgendo i cittadini nelle scelte che annualmente si producono e rendendo pubblico il rendiconto della gestione, per spiegare come si sono spesi nell’anno le risorse comunali. SI tratta di rispondere ad un’esigenza di chiarezza e trasparenza che si sta imponendo in tutta la nazione e non può vederci ancora una volta relegati in un angolino, in questi momenti nei quali si chiedono sacrifici a tutti. Molte volte la bieca politica del ricatto, del favoritismo, dell’assistenzialismo, che con l’illusione del facile impiego ha offuscato le menti di tanti giovani, ha privato la comunità delle sue migliori risorse. E’ tempo che si realizzi una svolta, che ci si faccia sentire. Per questo ai cittadini chiediamo di sottoscrivere questa petizione: far sentire forte la voglia di cambiamento e l’esigenza di risposte concrete. Per questo chiediamo a chi intende candidarsi alle prossime elezioni di sottoscrivere questa petizione assumendo solenne impegno per la realizzazione di una svolta su tutte le questioni come quelle sopra elencate , per segnare un cambiamento vero. Una buona amministrazione produce un miglioramento delle condizioni di vita e di socialità, indispensabile in questo momento di grave crisi. Firma per far ripartire il Vallo di Lauro.
Pasquale Colucci ( Coordinamento Provinciale Libera Avellino)