«Non cercare una soluzione diversa quando ci sarebbero le strade per farlo è un atto aberrante e contro il territorio». E’ così che il dirigente del Mir Giuseppe Rubinaccio torna sull’argomento Italicum. «C’è ancora un silenzio assordante da parte della nostra classe politica, se non fosse stato per l’azione di un galantuomo come l’ex senatore Enzo De Luca, questo nuovo scippo sarebbe passato sotto silenzio. Magari tanti cittadini avrebbero scoperto l’imbroglio che ci separa dall’Irpinia solo in cabina, oppure grazie agli input di qualche capobastone locale, che resta muto rispetto ad una situazione grave. In questa vicenda non ci stancheremo di gridare allo scandalo. E soprattutto continueremo a chiedere spiegazioni a quei rappresentanti parlamentari, a partire da quelli che hanno votato in aula l’Italicum, sul perché e sulla loro consapevolezza di cosa andassero a decidere anche per la nostra provincia. In buona sostanza l’annessione alla città metropolitana e all’area nolana del Vallo di Lauro». Ovviamente il riferimento da parte di Rubinaccio è ai parlamentari del Pd che hanno votato in aula il testo diventato legge: «Un atto di pilatismo, ma anche la consapevolezza che questi parlamentari votano in aula senza pensare ai loro territori, ma atteggiandosi solo a yesmen agli ordini di Renzi e della nomenclatura di Via Del Nazareno. Insomma, quello che si palesa non è solo un silenzio assordante, quello che a distanza di giorni vede ancora silenti i nostri deputati, fatta eccezione per una posizione «d’ufficio» dell’onorevole D’Agostino». E al Pd locale: «Ma che fine ha fatto il Pd e i sindaci. Che erano stati tanto solleciti per bloccare il passaggio alla Gori. Questo Italicum è una pericolosa annessione che rischia di avere effetti anche sui servizi del territorio. Solo chi ha i prosciutti sugli occhi non lo può capire. E per questo, rivolgendomi a sindaci e politici della nostra area, mi viene da dire: se ci siete, battete un colpo.