L’associazione CORDAD’ARTE sta studiando la possibilità di organizzare un originale Carnevale con la suggestiva rievocazione storica di tutti i personaggi che sono passati per il centro Mugnanese. Iniziando dalla venuta dei Reali di Napoli (Ferdinando II di Borbone con la sua prima moglie, oggi beata, Maria Cristina di Savoia). Successivamente con l’Arciducessa Maria Teresa d’Austria, seconda moglie, grande benefattrice del Santuario. Anche (Francesco II) con la consorte Maria Sofia di Baviera era solito, negli ultimi anni del regno, di recarsi a Mugnano. Il D’Avalos, Marchese del Vasto e di Pescara, era ad aspettarli sul sagrato di Santa Maria delle Grazie. Un tuffo nel passato per rivivere i fasti di una corte che per una settantina di volte, cosi come dicono gli storici, il paese fu onorata della loro presenza. L’avvenimento più significativo per Mugnano fu l’arrivo da Roma di Don Francesco De Lucia con la Preziosa Reliquia della Santa che fu accolta dai mugnanesi come si accoglie una sovrana. Senza trascurare il passaggio avvenuto la sera del 13 gennaio 1497 e la sosta nel Procaccia, vicino la chiesa del Carmine, dei resti reliquiari di San Gennaro traslato dal Santuario di Montevergine, per volere degli aragonesi, per essere destinati nel Duomo di Napoli. E, magari – perché no – ammirare da vicino PAPA PIO IX che benedice il popolo di Mugnano, LEONE XII che dichiara S. Filomena: Grande Taumaturga del sec. XIX, GREGORIO XVI che la nomina “Patrona del Rosario vivente” e le concede il Culto Universale, SAN PIO X, IL CURATO D’ARS, PAOLINA JARICOT, L’INFANTE DI SPAGNA, LA REGINA MARIA CRISTINA DI SARDEGNA VEDOVA DI CARLO FELICE, LA REGINA DI FRANCIA AMALIA DI BORBONE MOGLIE DI LUIGI FILIPPO, LA REGINA MARIA ISABELLA MOGLIE DI FRANCESCO I°, L’IMPERATRICE DEL BRASILE MARIA TERESA DI BORBONE, BARTOLO LONGO, “Turri Turri” di Mugnano all’anagrafe Angelo Bianco. Un personaggio tra i più feroci dell’era del brigantaggio, protagonista di numerose scorribande e di cruente azioni e atti di barbaria. Fino ad arrivare ad uno dei più miti e buoni, veggente mugnanese: “Tore e parrizz”. Poi IL senatore Giuseppe Rega, lo storico Antonio Iamalio, Don Michele Trabucco fondatore della congregazione di preti missionari di SAN PIETRO A CESARANO, i marchesi Vincenzo e Fabrizio Ippolito mugnanesi. Fabrizio giunse ad essere uno dei ventiquattro membri della Suprema Camera di S.Chiara e suo gran fratello Vincenzo, Presidente del S.R. Consiglio, la prima dignità dello Stato, dopo il Re. CAMILLO RENZI tanto per arrivare ai nostri tempi. SI! PROPRIO COSI! Conosceremo la storia di Mugnano, vivendola, respirandola, imbattendoci in veri duchi, marchesi e bellissime dame e coraggiosi soldati che si sfideranno nelle vie e nelle piazze del centro storico e giù agli (archi al ponticello) per rappresentare la cruenta battaglia degli insorti, fedeli borbonici mugnanesi, comandati dal luogotenente Camillo Speltra contro i soldati della Repubbilica napoletana del 1799, colonna di militari comandata dal valoroso Generale Agamennone Spanò. Ci sarà una suggestiva rappresentazione, in piazza del Cardinale Giovanni D’Aragona, di quando Jierocades, relegato a San Pietro a Cesarano, ideologo con “Lenor” Eleonora Pimentel Fonseca, per l’attuazione del piano di liberazione di Napoli dai Borboni, issò L’ALBERO DELLA LIBERTA’!!!! Il tutto accompagnato da cortei, mostre di Arte e artigianato, degustazioni di prodotti gastronomici locali, spettacoli e tanti eventi collaterali!!!
Stefano D’Apolito