di Sabato De Santis
Una cosa di certo è sicura sarà un successo. Lo dico lo stime ne parla già la gente e di per se questo è già un ottimo avvio. Autumn Fest è pronta ad aprire le porta all’edizione 2015 con artisti nazionali come Francesco di Bella e Alfonso Bruno. Dalla pagina ufficiale Di Bella racconta la sua storia.
“Ho messo su la prima band nel ’87 con alcuni dei componenti dei 24 Grana, poi nel ’95 abbiamo scelto questo nome e pochi mesi dopo abbiamo firmato il primo contratto con la Sintesi 3000, mia attuale casa discografica. Nel ’96 è uscito il primo EP – 24 GRANA e nel ’97 l’album – LOOP. Avevamo un’ idea di suono piuttosto interessante, perché univamo il punk all’elettronica e al dub, i concerti erano una scarica di energia, così nel ’98 abbiamo pubblicato subito un live – TEATRO NUOVO. Quell’anno abbiamo firmato un nuovo contratto, questa volta con la CGD-WARNER BROS e l’anno successivo è stata la volta di METAVERSUS, dove il suono ha subito influenze psichedeliche. C’è stato un buon successo di critica e pubblico. Per divergenze artistiche e politiche, il contratto con la major non è stato rinnovato e la Sintesi 3000 ha continuato a pubblicare da sola i nostri lavori. Quell’anno, a Napoli, abbiamo replicato 20 spettacoli al teatro Mercadante, dove il teatro San Carlo ci aveva commissionato la musica per balletto contemporaneo ROC del coreografo Luciano Cannito. Inoltre abbiamo aperto i concerti di Ben Harper e Vasco Rossi. Il 2000 è stato un anno ricco di concerti memorabili, nei club e nei centri sociali e quell’estate siamo stati headliners in molti festivals. Nel 2001 è uscito K-ALBUM. Nel 2002, un altro album live OVERGROUND ( abbiamo esagerato! ). Nel 2003 è uscito “UNDERPOP” 2004 concerti per tutto l’anno con tappa a Tokyo. Nel 2006 cominciano le mie esperienze al di fuori dei 24 Grana; in quell’anno ho collaborato al disco di Marina Rei e conosciuto Daniele Sinigallia. Diverse partecipazioni a STAZIONI LUNARI di Francesco Magnelli e Ginevra Di Marco, insieme a tanti colleghi rockers italiani e anche stranieri (Gazze’, Morgan, Dona’, Servillo, Tuxedo Moon, Godano, etc.). In estate, come solista, ho aperto il concerto di IGGY POP al Neapolis Rock Festival e devo dire che per un momento ho visto Iggy sul palco battere il piede, la donna che era testimone, sul palco, in quel momento, l’ho sposata. Nel 2008 è uscito GHOSTWRITERS, prodotto da Daniele Sinigallia a cui hanno partecipato suo fratello Riccardo, Marina Rei e Filippo Gatti. Nel 2011 abbiamo registrato – LA STESSA BARCA – prodotto da Steve Albini agli Electrical Audio di Chicago. Live@DoubleDoor (bootleg che posseggo solo io). Sold out al 93 feet east in Brick lane a Londra! Dal 2011 ho anche intrapreso un percorso nuovo, più confidenziale, suonando le mie canzoni in piccoli club accompagnato soltanto dalla chitarra di Alfonso Bruno. Ne è nata una performance che ho chiamato “Ballads”, in riferimento al fatto che i brani, comprese numerose canzoni di rock americano e inglese, pescate su vecchi vinili ai mercatini dell’usato si riducevano a brevi e cristalline ballate.
E’ questa la dimensione che ho trovato più congeniale al mio rinnovato percorso dopo tanti anni di attività in una rock band. Quest’anno a fine Novembre, dopo oltre duecento spettacoli di “Ballads” in duo e dopo essere riuscito ad aggregare musicisti sintonizzati sulla mia stessa lunghezza d’onda, pubblicherò “Francesco Di Bella & Ballads Cafè” il mio primo lavoro da solista.”
In coppia con Alfonso Fofo Bruno danno vita al progetto Ballads. Dalla loro pagina ufficiale si legge:
“Dall’incontro tra un pallone Supersantos (a dire il vero un pò sgonfio) e una vecchia chitarra acustica Eko, nasce BALLADS. Un percorso di ricerca culturale che miscela rock e folk, gioielli minori di grandi e piccoli songwriters e li spoglia restituendoli agli elementi essenziali: accompagnamento, melodia, parole. Le canzoni vengono proposte nel loro arrangiamento più primitivo con chitarra e voce, esperimento a cui vengono sottoposte sia composizioni dei 24 GRANA sia, in forma di cover, brani di rock americano e inglese. Piccoli gioielli da ELLIOTT SMITH, JASON MOLINA, ALEX CHILTON; brani che dicono poco ai più ma trovano giustizia nella calda e raccolta intimità della loro esecuzione. E poi ci sono i brani dei 24 grana, reinterpretati in stile ballads, la sensibilità di scrittura di Di Bella e la sua voce, calda e sulfurea. Così la periferia di Napoli diventa quella di New York.”
Con tutte queste promesse, Autumn Fest non puoi fartelo raccontare…