La festa del Maio, si sa, è oramai una tradizione che si tramanda da tantissimi anni, ed in ogni paese, almeno nel mandamento baianese, si ha un proprio modo di rappresentarla. Sta di fatto che i rischi sono particolarmente elevati per coloro che vi partecipano ed in alcuni casi anche per i semplici spettatori. A Baiano, solo pochi giorni fa un ragazzo si ferì gravemente, a causa dello scoppio del proprio zaino contente botti, ed è attualmente ancora ricoverato presso l’Ospedale Cardarelli di Napoli. Ieri a Mugnano un altro si è ferito gravemente ad una gamba per una manovra sbagliata nel trainare il fatidico Maio verso il Santuario di Santa Filomena. Sta di fatto che anche questo devoto alla tradizione è ricoverato al Cardarelli a far compagnia al collega baianese. Ci si domanda cosa accadrà a Quadrelle venerdì prossimo, quando toccherà a loro festeggiare il Maio? E poi sarà la volta di Avella, Sperone. Certo che una maggiore regolamentazione di queste feste occorrerebbe. Chi si sta già movendo in tal senso è Baiano che proprio ieri ha visto le associazioni del Maio e gli amministratori seduti intorno una ad un tavolo per decidere una linea comune onde impedire che nei prossimi anni ci siano fatti di cronaca come quelli registrati negli ultimi anni.
Ecco nelle immagini sotto la tradizionale “tirata” del Maio a Mugnano del Cardinale di ieri