Nella notte più attesa dell’anno, quando nasce il Bambino Gesù, mentre tutti fanno festa a Mugnano dopo la celebrazione della Santa Messa, viene arso il “Ceppo di Natale”. Anche quest’anno la tradizione si è rinnovata e centinaia le persone hanno assistito al rito brindato e mangiando panettone e caldarroste. Nella più antica tradizione popolare, il centro della festa di Natale era costituito dal ceppo, un grosso tronco d’albero che veniva bruciato nel camino. Per il ceppo veniva scelto un pezzo di legno molto duro perché doveva bruciare fino a Capodanno. Nelle campagne toscane si usava un grosso ceppo di quercia che bruciava tutta la notte della vigilia di natale e veniva riacceso ogni sera fino all’Epifania per scaldare il Bambin Gesù.
Nel centro Italia si faceva ardere nel camino un ceppo di ulivo fino ai primi di gennaio, quando le ceneri venivano sparse sui campi come augurio di buon raccolto.
Nell’Italia meridionale il ceppo veniva ricoperto di edera e circondato da altri dodici legni più piccoli come simbolo di Gesù e degli apostoli.
Da questa antica tradizione deriva l’usanza di confezionare dolci di cioccolata a forma di ceppo, spesso presenti sulla tavola di Natale accanto al panettone e al torrone.