Da oggi è disponibile in digitale “NEAPOLIS CONTRAPUNCTUM”, il nuovo album del QUARTETTO ESPRESSO.
“Neapolis Contrapunctum“, pubblicato da DV Music Records (Da Vinci Publishing) e distribuito in fisico da Egea Music, è l’incontro tra due mondi: la musica da camera e la grande canzone napoletana. L’obiettivo del Quartetto è quello di ritornare ad un’estetica intima e delicata, esaltando quella nobiltà d’animo espressa nei testi poetici del repertorio napoletano di fine ‘800 e inizio ‘900. Dalla vivacità di “Spingule Frangese” alla tragicità di “Vierno”, i testi e le melodie dei grandi classici della canzone partenopea del XIX e del XX secolo vengono impreziositi da arrangiamenti cameristici curati dal clarinettista del gruppo, Emilio Merola, e dal pianista e compositore napoletano Ciro Ferrigno.
«Durante il periodo di isolamento causato dalla pandemia – racconta Emilio Merola, clarinettista del gruppo – ho trovato rifugio nella musica e nella creatività. L’idea di formare il Quartetto Espresso è emersa proprio in quel contesto. Avendo sempre amato la ricchezza e la profondità della tradizione musicale napoletana, ho iniziato a riflettere su come poterla reinterpretare in un contesto più classico, combinandola con la ricercatezza della musica da camera e non disdegnando al contempo armonie più moderne».
Una delle sfide del Quartetto è quella di combinare la tradizione a un elemento di contemporaneità, motivo per cui l’interpretazione dei brani è affidata a una voce moderna e non lirica. Valeria Longo, cantante del Quartetto Espresso, ha sposato l’estetica del gruppo prediligendo un’interpretazione alla ricerca di linearità e sobrietà: «Per entrare nel mood di un quartetto da camera – spiega infatti Valeria Longo – ho portato avanti un attento lavoro di ricerca interpretativa volto anche ad esaltare il significato originario e la genesi dei brani. Tema ricorrente nel disco è l’amore, che agisce come potente catalizzatore, diventando ancora più intenso e struggente a causa di una mancata corrispondenza o dell’assenza dell’oggetto amato».
Questa la tracklist di “Neapolis Contrapunctum”:
- Scalinatella
- Spingule frangese
- Marechiaro
- Voce ‘e notte
- Canzona appassiunata
- Passione
- Guapparia
- Era de maggio
- Vierno
Il Quartetto Espresso è una formazione cameristica originaria della Campania composta da Valeria Longo (voce), Vincenzo Valentino (pianoforte), Emilio Merola (clarinetto), Francesco Scalzo (violoncello).
Quest’ultimo nel disco ha registrato le tracce 1, 2, 3, 7, 9, alternandosi ad Artan Tauzi (violoncello nelle tracce 4, 5, 6, 8). Il Quartetto Espresso omaggia la canzone classica napoletana di fine ‘800 e inizio ‘900 reinterpretandola secondo l’estetica e gli stilemi della musica da camera. Ideatore del progetto e arrangiatore della maggior parte dei brani dell’album, nonché clarinettista, è Emilio Merola. Emilio non è nuovo alle fusioni musicali, infatti nei suoi progetti di compositore e clarinettista solista è solito mescolare la musica classica con il jazz, fondendo così il mondo della musica scritta con quello dell’improvvisazione.