Pochi giorni fa, nel quartiere Pianura di Napoli, è stato ritrovato il cadavere di un ragazzo di 20 anni che è stato prima ucciso a colpi d’arma da fuoco e poi il corpo è stato incendiato. Un omicidio di camorra in piena regola che ha scosso tutta la città. Il deputato Francesco Emilio Borrelli e il giornalista Pino Grazioli hanno organizzato una manifestazione a Pianura contro la malavita organizzata. Giunti sul posto il deputato e il giornalista hanno dialogato con i cittadini ma alla richiesta di pronunciare insieme la frase ‘la camorra è una m***a’ nessuno si è fatto avanti. Successivamente è nato un corteo spontaneo che è terminato alla villa comunale, dove un giovane ha preso il megafono e ha finalmente gridato ‘no alla mafia, no alla camorra. W lo Stato’ tra gli applausi dei presenti.
“Quello che è accaduto a Pianura è sconvolgente. Un omicidio di camorra efferatissimo. Un ragazzo di soli vent’anni colpito a bruciapelo e poi carbonizzato. I colpevoli, che ora sono in fuga, si costituiscano, non hanno scampo e presto saranno assicurati alla giustizia. Contro la brutalità e la violenza dilagante che sta divorando la nostra città serve una risposta durissima dello Stato e della società civile. Ieri Pianura ha dimostrato che è possibile costruire un futuro diverso. Tanti ragazzi si sono messi in marcia al nostro fianco per dire no alla camorra, come quel giovane che al termine del corteo ha preso il megafono e ha avuto il coraggio di gridare avanti a tutti ‘W lo Stato’. Queste sono le future generazioni che vogliamo crescano nella nostra città”. Queste le parole di Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi – Sinistra, al termine della manifestazione a Pianura.