L’ufficialità delle decisioni si avrà solo dopo le valutazioni dell’unità di crisi. Ad anticipare le strategie è stata l’assessore regionale Lucia Fortini nel corso di comunicazioni via social
Il rientro tra i banchi a scaglioni, in Campania, procede secondo le strategie utilizzate sin qui: riaprire tutto ma riaprire per sempre. Per non rischiare di vanificare i risultati ottenuti sul fronte epidemiologico, la Regione sembra intenzionata a rinviare ancora il rientro degli alunni della Secondaria a garanzia della loro salute. La conferma è nelle parole dell’assessore all’istruzione Fortini pronunciate in diretta Facebook:
«Per questa settimana continueremo con lezioni in presenza fino alla terza classe. Un rientro graduale poiché riteniamo sia molto peggio, per i nostri studenti, tornare in presenza e poi, per qualsiasi criticità, riportarli in Dad. Lunedì 25 cercheremo di far tornare in presenza le quarte e le quinte classi della Primaria. Mercoledì ci sarà la riunione dell’unità di crisi per le valutazioni e per fornire per tempo comunicazioni in tempo utile a scuole e famiglie. Proseguiremo nel contemperare i due diritti: all’istruzione e alla salute. Nel frattempo la nostra idea è di un monitoraggio sul personale scolastico, docente e non docente, abbiamo chiesto che lo screening possa riguardare, in maniera costante, anche gli studenti. Questo lo faremo affidandoci ai medici di medicina generale ed ai pediatri. Lo dobbiamo fare per dare sicurezza alle famiglie. In questi giorni so che molti genitori avevano timore a far tornare i figli in presenza a scuola – ha proseguito l’assessore – le percentuali di presenze sono state tuttavia alte, questo significa che le famiglie hanno avuto fiducia nelle istituzioni».
Poi la previsione: «Anche per la Secondaria di primo e secondo grado posso dire informalmente che è evidente che il 25 non potranno tornare in presenza. Dopodiché ci sarà un confronto con i sindacati per valutare le priorità da mettere in campo, penso ad esempio ai laboratori per le secondarie di secondo grado. Qualunque tipo di scelta si farà coinvolgendo i sindacati e in sinergia con l’unità di crisi».