Manifestazioni di promozione del territorio, da parte di istituzioni o associazioni, nonostante tante località della nostra Italia si potrebbe pensare che non ne avessero bisogno per fare meglio conoscere le loro realtà, si presentano invece di grande importanza e sostegno alla diffusione di cultura, in senso lato, che località come ad esempio per l’occasione la beneventana cittadina di Cerreto Sannita può ed ha offerto. In occasione della XIVª edizione della Sagra dei Virni e degli Asparagi organizzata da Aptc “Associazione di Promozione del Territorio Cerretese” con il patrocinio del Comune di Cerreto Sannita ed in collaborazione con l’Associazione Culturale “CampaniaChe… ti passa” svoltasi in piazza Luigi Sodo, un gruppo di giornalisti ha potuto vivere o rivivere ancor meglio le conoscenze di questo lembo di terra campana. Una giornata vissuta in pieno, attraverso la perfetta organizzazione che ha permesso dapprima di visionare la promozione delle coltivazioni locali, celebrata con uno dei prodotti tipici di Cerreto Sannita, ossia il Fungo Virno, un fungo primaverile della specie Calocybe gambosa, re della cucina locale, le cui caratteristiche organolettiche sono seconde solo al tartufo. Questo fungo particolarmente ricercato in tutta Italia per le ottime caratteristiche organolettiche e per l’incredibile versatilità è meglio noto in Italia con il nome di prugnolo. Poi ancora degli asparagi selvatici di gran gusto e proprietà salutari ed anche di tanti altri prodotti che l’enogastronomia locale offre. Per quanto riguarda la cultura, una visita ad alcune storiche Chiese come quella della Mad. Della Libera, della Mad. Del Carmine o di San Giovanni, che conservano la storia della cultura religiosa di questa cittadina, unitamente al locale Museo Civico della Ceramica cerretese, dove è possibile arricchire le proprie conoscenze sull’arte della fabbricazione delle ceramiche artistiche, con la visione di numerosi reperti storici, ovviamente ben custoditi in apposite vetrinette con la descrizione dell’oggetto, è stata la parte più culturale dell’educational che anche attraverso le giornaliste Maria Consiglia Izzo e Grazia Guarino che ne hanno curato l’ufficio stampa è risultato vincente. Si son potuti vedere gli “albarelli” dal tipico colore “en camaieu blu”, con disegni a frutti, fiori e piccoli insetti ispirati dalla iconografia barocca napoletana usati in farmacia per contenere sciroppi ed infusi per i “corredi patrizi” del Settecento appartenuti ai Carafa, le “edicole votive” appartenute in gran parte alle famiglie nobiliari Carafa e Mazzacane, o anche le acquasantiere di particolare bellezza e fattura, gli attrezzi del mondo rurale, anfore ed altro, usati per conservare olio e vino o pezzi raffiguranti la devozione domestica, come l’”Anfora di San Lorenzo” o il “calamaio Rosati” del primo ‘700. Altra interessante escursione è stata quella fatta al “ponte di Annibale” del 216 A.C. restaurato nel 2004 dall’architetto Vincenzo Vallone, che ricorda la costruzione di questo ponte con pietra locale, fatta realizzare sul fiume Titerno, dal condottiero cartaginese per l’attraversata fatta con i suoi elefanti al tempo della seconda guerra punica. I prossimi eventi che ha proposto Gianfranco Ruggiero, presidente dell’Aptc, che ha accolto ed accompagnato i giornalisti in visita alla sua cittadina sono per il dal 2 al 4 di giugno con “Buongiorno Ceramica!”, il lungo week-end della ceramica italiana, con 3 giorni ricchi di argilla, arte, artigianato ed eventi vari aperti al pubblico. Una manifestazione nazionale che coinvolge le città italiane di antica tradizione ceramica e nuove sensibilità, compresa Cerreto Sannita, con oltre 100 eventi che ne arricchiranno le giornate in programma. Ruggiero nel suo cammino con i giornalisti ha enunciato la programmazione di altri importanti ed attraenti eventi come “dalla piazza alla brace” dal 17 al 20 agosto a cui segue la mostra bovina in montagna ed a novembre “Le domeniche dell’olio“, dove nelle 4 domeniche di questo mese si potrà degustare l’eccellente olio che Cerreto Sannita e zone limitrofe produce. Già nella precedente edizione l’evento “dalla piazza alla brace” ha ottenuto un buon successo che, ovviamente, gli organizzatori mirano a superare. In “dalla piazza alla brace” i macellai saranno a disposizione dei visitatori che potranno scegliere carni di razza marchigiana sapientemente frollate, da un minimo di 22 ad un massimo di 28 giorni di frollatura, e potranno portale a casa o farsele cuocere sulle fornaci a carbone naturale presenti ed attive in piazza. Si pensi che, nella non certo grande come territorio, Cerreto Sannita, esiste una macelleria certificata marchigiana Dop ed altre cinque di altrettanta qualità super. Per quanto riguarda l’olio, si realizzano 4 tipologie, una con olive varie del territorio che danno luogo ad olio extra vergine d’oliva tradizionale. Poi ci sono olive dai particolari cultivar come l’oliva “Racioppella”, generalmente con riflessi verdi di intensità medio – alta, un olio delicato e dal gusto fresco, fruttato leggero, dolce, con note di oliva verde e mandorla, poi ancora l’oliva ”Ortolana” dal quale si ottiene olio di colore verde giallo e aroma fruttato con note spiccate di mela, e infine l’oliva “Ortice” dalle note di amaro e piccante. Ovviamente una manifestazione che come titolo volava dritto verso la gastronomia, non poteva non permettere agli ospiti dell’informazione una tappa in un ristorante fortemente tipico per gusti e prodotti utilizzati, che dando un richiamo al territorio, potessero esprimere al meglio tutta la sapienza culinaria che Cerreto Sannita possiede. E’ stato dunque il ristorante “La torre medioevale” che ha offerto ospitalità al gruppo di Press in visita a Cerreto, dove accolti dal titolare Domenico Pelosi, insieme all’intera famiglia composta dalla figlia Rosa e la moglie Annamaria Carangelo ai fornelli, ha permesso di gustare l’autentica gastronomia con le bontà culinarie che antiche ricette, ancor oggi riproposte, permettono di conquistare ogni palato, accompagnate da semplice, artigianale ed autentico vino del contadino, roba che non fa certo male e se, per la sua bontà, ti capita di berne dei bicchieri in più può solo lasciarti un po’ stordito al momento. Il menù ha previsto un tagliere di salumi e formaggi tipici zonali, un piatto di Tagliatelle agli asparagi, dove la pasta è stata realizzata aggiungendo nell’impastato i funghi “Virno” il “prugnolo di San Giorgio del Sannio” e per secondo un arrosto misto di agnello, salsiccia, costatine di maiale allevato allo stato brado e di vitello di razza marchigiana che Pelosi acquista, dal suo macellaio di fiducia, a pezzi interi e nelle sue celle frigorifere da una frollatura che prevede per il maschio 30 giorni, mentre per la femmina 24 giorni. Un ristorante che con i suoi 200 coperti, come afferma Pelosi, sono sempre molto richiesti anche perché, oltre all’ottima cucina, elabora sue particolari pizze molto gettonate dai clienti. Orgoglioso della sua città, Ruggiero, ha salutato gli ospiti della particolare giornata, ricordando che oltre l’enogastronomia di spiccata notorietà ed eccellenza: “Cerreto fa parte dell’associazione Borghi d’Italia, si fregia della bandiera arancione del Touring, è Città dell’Olio ed è sulla via Francigena e delle cattedrali (quella di Santa Sofia a Benevento è sotto tutela dell’Unesco)”.