La capogruppo regionale M5S deposita richiesta di audizione sul caso Cardarelli e mozione per chiedere di attivare il pronto soccorso presso la struttura universitaria
“172 pazienti registrati in un solo fine settimana tra Pronto Soccorso, Triage e Osservazione breve intensiva del solo Cardarelli, tanti quanti se ne registrano complessivamente in un ospedale di media grandezza. Un carico di lavoro insostenibile per un personale che negli ultimi due anni si è letteralmente dimezzato, passando da 45 a poco più di una ventina, per la fuga di medici da una situazione di grande criticità, aggravata dalla chiusura dei Pronto Soccorso di Loreto Mare e San Giovanni Bosco. Né sembrerebbero rispettate le disposizioni che prevedono la messa a disposizione per il trasferimento dei pazienti dal Cardarelli, rispettivamente di 5 posti letto al giorno, da parte sia del Secondo Policlinico che del Monaldi, come abbiamo evidenziato nelle scorse settimane in una nota inviata al dg Tutela della Salute Postiglione. Mentre vanno sistematicamente deserti i bandi di concorso per l’arruolamento di medici in tutti i Pronto Soccorso della Campania. Un fenomeno all’origine di un’assistenza sempre più difficoltosa e di inevitabili problemi di ordine pubblico, destinato a peggiorare a seguito delle annunciate dimissioni di massa di 25 medici in servizio al Cardarelli, esausti per le condizioni di lavoro di giorno in giorno più proibitive”. Lo denuncia la vicepresidente del Consiglio regionale della Campania e capogruppo regionale M5S Valeria Ciarambino, che sulla questione ha richiesto un’audizione urgente in Commissione Sanità con la Giunta regionale, la Direzione Generale Tutela della Salute, i vertici del Cardarelli e i sindacati di area medica, e depositato una mozione con la quale chiede l’apertura di un Pronto Soccorso al II Policlinico.
“È da ben prima dell’inizio dell’emergenza pandemica – ricorda Ciarambino – che invochiamo l’inserimento nella rete di emergenza-urgenza del Policlinico Universitario, dotato delle migliori specialità e di centinaia di posti letto, spesso sottoutilizzati. Una richiesta che abbiamo condiviso anche con la presidente della scuola di Medicina e Chirurgia del Policlinico Maria Triassi, che proprio in queste ore ha sottolineato la necessità che la struttura sia parte integrante della rete dei Pronto Soccorso. Non si può più non tener conto di un presidio di così alta specializzazione, tra l’altro a due passi proprio da quell’ospedale Cardarelli che rischia di implodere, con effetti disastrosi sull’intero sistema emergenziale regionale”.