Napoli. “Debellare definitivamente l’epatite C entro il 2030 è ancora un obiettivo alla portata dell’Italia. Per raggiungere questo traguardo, occorre l’avvio di un’indagine epidemiologica che sia in grado di fornire dati rilevanti sul territorio nazionale e l’implementazione di campagne di sensibilizzazione della popolazione sulla necessità di sottoporsi allo screening per HCV. L’iniziativa di oggi a Napoli per lo screening congiunto HCV e Covid – 19, organizzato da MA Provider e promossa da Aisf e Simit con il patrocinio dell’associazione pazienti EpaC Onlus, va proprio in questa direzione ed è una straordinaria dimostrazione di come sia possibile vincere la sfida con l’epatite C nonostante l’emergenza sanitaria legata al coronavirus. In entrambi i casi puntiamo a far emergere i casi nascosti, quelli asintomatici, in modo da limitare la diffusione dei virus. E’ necessaria la collaborazione di tutti i professionisti sanitari, dagli MMG agli specialisti, delle associazioni, dei familiari dei pazienti per dare la risposta più efficace a queste patologie. Soprattutto in termini di prevenzione”. Lo ha dichiarato Michela Rostan, vicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera, che questa mattina ha partecipato alla campagna di screening congiunto Covid-HCV in piazza Dante a Napoli.
“La Campania – prosegue la deputata di Italia Viva – può svolgere un ruolo importante e ha tutte le potenzialità per diventare la prima regione d’Italia a centrare questo obiettivo. Ci sono a disposizione delle regioni 71,5 milioni di euro per le attività di screening e circa 150 milioni rintracciabili dall’avanzo del Fondo per i farmaci innovativi per il 2020. Fondi che devono essere utilizzati in tempi rapidi onde evitare che vadano persi. Una sfida di efficienza che può essere vinta con un’adeguata programmazione e con il coinvolgimento delle Aziende sanitarie locali e delle associazioni che da anni lavorano sul territorio per informare e prevenire”.