In data odierna, all’esito di complesse indagini, militari della Guardia di Finanza, in
esecuzione di un decreto di fermo emesso della Direzione Distrettuale Antimafia di
Napoli, hanno proceduto al fermo di n. 15 persone gravemente indiziate dei delitti
di cui agli artt. 74 e 73 d.p.r. n. 309/1990 (associazione finalizzata al traffico di
sostanze stupefacenti e vendita di sostanze stupefacenti).
Contestualmente, in esecuzione di misure cautelari emesse dall’Autorità Giudiziaria
spagnola, sono state tratte in arresto in Spagna, Italia, Germania, altre 18 persone,
anch’esse indiziate dei reati su indicati, nonché per riciclaggio di capitali, 5 delle
quali tratte in arresto in Italia in forza di un mandato di arresto europeo.
Sono stati altresì eseguiti, congiuntamente, sequestri preventivi di beni, in Italia,
Spagna, Germania, Portogallo ed Inghilterra, correlati al traffico di stupefacenti per
un valore di circa 5 milioni di euro.
I fermi e gli arresti su indicati sono il frutto di attività di indagine particolarmente
complesse, coordinate dalle Autorità Giudiziarie di Paesi diversi e condotte da
Squadre Investigative Comuni, che hanno avuto ad oggetto le attività criminali di
un’organizzazione transnazionale dedita al traffico di stupefacenti e al riciclaggio di
capitali operante in diversi Paesi europei e al conseguente reimpiego dei relativi
proventi illeciti in attività economiche.
Nel quadro degli efficaci strumenti di cooperazione previsti dalla normativa
comunitaria ed italiana, hanno per la prima volta operato insieme le Autorità
Giudiziarie e di Polizia dei Paesi interessati. In particolare, per la prima volta in Italia
è stata data attuazione all’istituto delle Squadre Investigative Comuni, introdotte nel
nostro ordinamento con il recepimento di una Decisione del Consiglio dell’UE: si
tratta di uno strumento di cooperazione giudiziaria e di polizia per l’efficace
esecuzione di indagini su fenomeni criminali in ambito transnazionale, che
richiedono un’azione coordinata e concertata degli Stati interessati.
L’operazione attuale, in effetti, è frutto di complesse investigazioni poste in essere
dalla Guardia Civil (Unidad Central Operativa ) assieme ai “Mossos D’Esquadra” in
Spagna e alla Guardia di Finanza italiana (Nuclei di Polizia Tributaria di Napoli e Pisa)
nell’ambito di una Squadra Investigativa Comune (S.I.C. – J.I.T.) sottoscritta
nell’ottobre 2016 tra l’Autorità Giudiziaria spagnola (Juzgado Central de Instrucción
núm. 6 e Fiscalía Especial contra la Corrupción y la Criminalidad Organizada) e quella
Italiana (Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli) con il coordinamento e il
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supporto dell’Organo di Giustizia Europeo (Eurojust). A tal proposito un ruolo
fondamentale di coordinamento giudiziario è stato svolto dal desk italiano e da
quello spagnolo operativi presso Eurojust.
Nel caso di specie, grazie alla costituzione della S.I.C., che ha operato avvalendosi
anche del fondamentale ruolo di coordinamento internazionale assicurato, ai diversi
livelli, dalla Direzione Nazionale Antimafia ed Antiterrorismo, dalla Direzione
Centrale per i Servizi Antidroga e dall’Ufficio Europeo di Polizia (EUROPOL), è stato
possibile eseguire indagini simultanee e parallele in Spagna e in Italia.
Sono stati garantiti, ai fini di un coordinato ed efficace sviluppo delle indagini:
– un tempestivo e costante scambio info-investigativo tra le Forze di Polizia, che ha
agevolato lo sviluppo progressivo delle indagini verso la graduale individuazione
dell’intera rete criminale e dei reati-fine nell’ambito del traffico internazionale di
stupefacenti;
– un’efficace azione di coordinamento da parte delle Autorità Giudiziarie in relazione
alle rispettive attività di indagine volte allo smantellamento dell’intera
organizzazione ed alla repressione delle sue attività illecite nei diversi territori
interessati;
– lo svolgimento di attività investigative comuni e tra loro interconnesse
(intercettazioni, pedinamenti, sequestri, etc.), fino ai fermi, agli arresti ed ai
sequestri eseguiti in questa ultime ore, con attività contestuali nei diversi Stati.
In particolare, le investigazioni complessivamente svolte in seno alla S.I.C. hanno
consentito di:
– ricostruire compiutamente l’organizzazione criminale oggetto d’indagine,
definendo i ruoli e le responsabilità dei singoli associati;
– sequestrare in Spagna e in Italia circa 1.000 kg di sostanze stupefacenti, di cui 520
kg. di cocaina provenienti dal Sud America ed oltre 450 kg tra hashish, amnesia,
marijuana provenienti dal Marocco e dall’Olanda;
– individuare in Spagna, Italia e Germania numerose attività economiche, gran parte
delle quali intestate a soggetti prestanome, operanti nel settore della ristorazione,
del commercio di autoveicoli e di orologi, ecc., utilizzate quali canali di riciclaggio e
di reimpiego dei proventi illeciti derivanti dal traffico di droga.
A supporto della Squadra Investigativa Comune italo-spagnola, un significativo
contributo alle indagini è stato fornito anche dalla Polizia tedesca dello Stato di
Baden-Wurttemberg (Germania) in relazione al coinvolgimento di alcune società
ubicate in territorio tedesco.
Si è trattato, in definitiva, di attività investigative efficacemente coordinate dalle
Autorità Giudiziarie interessate e correttamente svolte dalle Forze di Polizia, con
effetti rilevanti anche per una comprensione aggiornata degli attuali assetti criminali
operativi in una pluralità di Stati.