Se si limita la mobilità dei lavoratori extracomunitari, qualcuno finirà per gestire la loro libertà.” È la denuncia di Salvatore Loffreda, direttore di Coldiretti Campania, in merito al conseguimento della patente di guida per gli operai stranieri che arrivano da Paesi extra Ue, in particolare dall’Africa.
Gli stranieri non europei – tranne quelli provenienti da paesi con cui sono stati sottoscritti accordi specifici di reciprocità – devono sottoporsi agli esami della patente di guida. Ma per chi non conosce bene l’italiano tecnico dei quiz significa dover rinunciare. Infatti le uniche lingue ammesse sono il francese e il tedesco, scelte per una mera ragione di contiguità territoriale con l’Italia. È escluso quindi l’inglese, la lingua più conosciuta dai migranti che arrivano sul nostro territorio per lavorare.
Le intese bilaterali vigenti riguardano Albania, Algeria, Argentina, Brasile, Corea del Sud, Filippine, Giappone, Libano, Macedonia del Nord, Marocco, Moldavia, Principato di Monaco, San Marino, Sri Lanka, Svizzera, Taiwan, Tunisia, Turchia e Ucraina.
“Con queste regole senza senso – denuncia il direttore Loffreda – sono tagliati fuori dalla possibilità di determinare liberamente la propria mobilità centinaia di lavoratori, soprattutto africani. Le conseguenze sono evidenti, si rischia di lasciare queste persone in balìa di chi si offre di spostarli da una parte all’altra per lavorare, spesso con metodi illegali.”