Il messaggio lanciato dal testo di O’ mele come dal video, dove le immagini sono intrecciate alle parole all’insegna di una forte coerenza, è quello che richiama la capacità di intenerirsi ancora, dando spazio alle piccole cose “quelle fatte con grande amore” di cui parla Madre Teresa di Calcutta: il vento in faccia dal finestrino dell’auto, lo sguardo meravigliato e giocondo puntato sulla luna. Cose grandi e da grandi che accomunano però ai bambini, che nel loro entusiasmo, custodiscono il segreto della gioia di vivere.
Quei bambini che sono in grado di entrare in relazione con le persone, quale che sia la loro condizione ed esistenziale e sociale, senza filtri e, appunto, senza “barriere”.
Un messaggio trasfuso in suoni viscerali e sinceri, capaci di “entrare nella pelle del sogno”, quell’obiettivo di autodeterminazione “controcorrente” in cui le cantautrici hanno scelto con coraggio e caparbietà di credere, opponendosi alla superficialità ed alla banalità di una quotidianità liquido-moderna che troppo spesso toglie vigore all’empatia e delude, non permettendoci di entrare in reale relazione con le persone, cui troppo spesso dedichiamo sguardi di superficie veloci ed impregnati di pregiudizio.
“Crediamo al cerchio più piccolo – evidenziano Federica e Marilena con forza – , quello che può fare ognuno di noi, nella propria vita, legandosi alle battaglie degli altri trovandone le connessioni anche e soprattutto quando tema non ti tocca direttamente. Nel caso specifico l’assenza più totale di un sostegno concreto e non rappresentativo per tutte le persone affette da disabilità è un dato raccapricciante che va denunciato a gran voce”.
Buon ascolto e visione al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=GdMhY2OMoAY.