“Voto in spiaggia? Con una regione allo stremo, al mare possono andarci solo De Luca e i suoi manager”
“Riecco l’uomo dai mille volti, il governatore delle ipocrisie, quello che un giorno dichiara guerra all’ex segretario del suo partito, mettendone a nudo tutti i fallimenti, per poi raccomandargli con calore quel figlioletto che i suoi concittadini hanno bocciato, ma che una legge vergogna ha ripescato e ha comodamente seduto in Parlamento. E la prole ha ricambiato, esprimendo fiducia piena al padre putativo Renzi. Così ha voluto quel campione di ipocrisia di papà Enzo De Luca, il governatore delle contraddizioni, che appena ieri tendeva una mano a M5S sperando che un eventuale governo a 5 Stelle lo aiutasse a riparare i troppi danni che lui stesso ha procurato alla Campania ma che, ora che la scena è cambiata, è tornato sul fronte di guerra col suo carico di violenza verbale a cui ci ha abituato. Il poveretto si barcamena, provando a spostare il dibattito dai suoi insuccessi, dai fallimenti, dalle troppe inchieste che hanno travolto gli uomini di cui in questi anni si è circondato. E lancia strali a margine di un convegno sui Fondi europei, deviando l’attenzione dall’unica notizia in tema coi lavori: il rischio, sempre più concreto, che la Campania perderà oltre 600 milioni di fondi Ue grazie alle sue sciagurate politiche di indirizzo ed ai ritardi atavici nella programmazione della spesa”. E’ quanto dichiarato dalla consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino.
“La battuta sulle cabine elettorali in spiaggia ha il sapore di un’offesa in una regione che questo governatore sta portando a un passo dal baratro, con scene quotidiane di fuga a gambe levate delle imprese, un tasso di disoccupazione record e un numero sempre più alto di famiglie che spaccano in quattro il centesimo per arrivare a fine mese. Le domeniche al mare tra un po’ saranno un lusso che potranno concedersi soltanto De Luca, i suoi manager superstipendiati e i consulenti che continua ad arricchire con parcelle d’oro. Questo poltronista della politica, che non ha conosciuto un solo giorno di lavoro, abile a inventarsi reparti al solo fine di sistemare primari amici, ora si appella al senso di responsabilità dei partiti. Avesse lui la responsabilità di farsi da parte e consegnare la Regione a chi non punta a occupare poltrone e foraggiare clientele, ma ha come unico obiettivo la qualità della vita dei cittadini”.