Addio a Totogol, ‘Il 9’ e Totocalcio. Con un emendamento dei relatori alla manovra, non ancora votato in commissione Bilancio al Senato, arriva una riforma dei «concorsi pronostici sportivi». Per rilanciare questa tipologia di gioco «che non comporta rischi connessi al disturbo da gioco d’azzardo» si prevede, un unico prodotto, con l’aumento delle possibilità di vincita e la possibilità di farne pubblicità in deroga al decreto dignità. La promozione è affidata alla nuova Sport e Salute, la nuova Spa dello sport che sostituisce Coni Servizi.
Sono passati 72 anni dall’esordio di quel concorso che caratterizzava le domeniche degli italiani, e talvolta cambiava anche la vita. A onor del vero la schedina da anni è stata rimpiazzata dalle bollette on line e dei centri scommesse. Adesso però il Totocalcio potrebbe andare in pensione. Il governo è al lavoro per stilare la manovra economica, ma in base a quanto emerge sin da ora gli italiani potrebbero essere costretti a dire addio a una tradizione che ha segnato intere generazioni: il Totocalcio. Anche chi non è più giovanissimo si è infatti spesso divertito e messo alla prova cercando di indovinare i risultati che avrebbero poi coinvolto la propria squadra del cuore e non solo. In alcuni casi molti sono riusciti a togliersi anche importanti soddisfazioni.
Come riporta il Corriere della Sera, si starebbe pensando a un emendamento che porterebbe a una riforma «concorsi pronostici sportivi». Non si tratterebbe comunque di un addio totale alle giocate dedicate alle partite di calcio, ma anzi potrebbe presto esserci il debutto di un nuovo prodotto che riuscirebbe a unire le caratteristiche di Totocalcio e Totogol. L’obiettivo è quello di non abbandonare questa tipologia di gioco proprio per una delle sue caratteristiche fondamentali, quella di “non comportare rischi connessi al disturbo da gioco d’azzardo”.
La scomparsa del Totocalcio potrebbe comportare la fine di un’epoca. Il suo esordio, infatti, risale addirittura al 1946 su idea di un giornalista della Gazzetta dello Sport, Massimo Della Pergola. Il cronista era stato allontanato dal quotidiano qualche tempo prima perché ebreo. Nel linguaggio popolare il concorso era conosciuto anche con il nome di Sisal ed è stato spesso una fonte di svago per molti nostri connazionali, che hanno potuto unire la loro passione per il calcio alla volontà di togliersi qualche sfizio nella speranza di una possibile vittoria.