Il Ministero della salute ha diramato un comunicato rivolto ai consumatori che segnala il ritiro dalla vendita, su tutto il territorio nazionale, di tutte le scatolette di tonno in olio di girasole da 80 grammi confezionate in scatole da tre porzioni ciascuna della marca “ALGARVE”. Le confezioni di tonno sono state richiamate a seguito delle analisi condotte, che hanno rilevato un’eccessiva presenza di istamina. Il lotto oggetto del ritiro è il numero L1588C, con scadenza 09/2021, commercializzate dalla ditta TRIBEKA srl e prodotto da COFISA Conservas de Pexie da Figu eria S.A. con sede dello stabilimento a Terrapleno do Porto de Pesca , Gala 3080-801 Figueira da Foz Portugal. L’avviso di richiamo del lotto è stato pubblicato sul nuovo portale dedicato alle allerta alimentari del Ministero della salute. La presenza di quantità elevate di istamina non è un elemento da sottovalutare, riferisce Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,perché può causare reazioni allergiche anche gravi. L’istamina è un composto azotato ampiamente diffuso nell’organismo, dove ricopre un ruolo di primo piano nelle risposte infiammatorie ed allergiche, nella secrezione gastrica ed in alcune attività cerebrali. Oltre che dall’uomo, l’istamina può essere prodotta anche da altri organismi – più o meno complessi – per semplice decarbossilazione dell’amminoacido istidina. Gli alimenti direttamente o indirettamente ricchi di istamina, quando assunti in grande quantità possono provocare sintomi simili a quelli di un’allergia alimentare; tecnicamente, però, si tratta di un’intolleranza, poiché il sistema immunitario non viene coinvolto (si parla in genere di reazioni pseudoallergiche da intossicazione di istamina). Prurito, arrossamento del viso e del collo, orticaria, nausea, vomito, diarrea, cefalea e vertigini, sono i sintomi più comuni dell’intolleranza all’istamina; questi sintomi, variabili in base alla concentrazione della sostanza e alla sensibilità individuale, tendono a svanire abbastanza rapidamente, ma nei casi più gravi possono arrivare a produrre un brusco calo della pressione arteriosa, fino al collasso cardio-circolatorio. Particolarmente a rischio sono i soggetti intolleranti all’istamina (circa l’uno per cento della popolazione; soprattutto le donne di mezza età) e le persone con insufficienza primaria o secondaria di DAO (ad esempio per assunzione di farmaci particolari). L’enzima diaminossidasi (DAO) partecipa infatti ai meccanismi endogeni di degradazione dell’istamina a livello intestinale. L’avviso di allerta del Ministero conclude ” Cessare immediatamente le vendite al pubblico di questo lotto sopraindicato”.