L’Autorità garante della concorrenza ha comunicato, il 27 febbraio, l’avvio di un’indagine relativa alla vendita online di prodotti igienizzanti e mascherine. La questione nasce da alcune segnalazioni inoltrate da consumatori e associazioni che hanno lamentato due ordini di problemi. In primis, la presenza di messaggi pubblicitari, sia sulle principali piattaforme di vendita che su altri siti online, relativi all’asserita efficacia di prodotti igienizzanti e mascherine ai fini di protezione e/o contrasto nei confronti del Coronavirus. In secondo luogo le segnalazioni indicavano anche un altro rilevante problema, ovvero l’ingiustificato e consistente aumento dei prezzi di tali prodotti registrato negli ultimi giorni sui siti oggetto delle suddette segnalazioni. Nell’ambito di tale indagine, l’Antitrust ha richiesto alle principali piattaforme di vendita e agli altri siti web, il 27 febbraio, di fornire informazioni sulle modalità di commercializzazione di prodotti igienizzanti per le mani e di mascherine monouso di protezione delle vie respiratorie. I medesimi soggetti avranno 3 giorni di tempo per comunicare all’Autorità quali misure hanno posto in essere, per eliminare slogan pubblicitari che possano ingannare i consumatori sull’efficacia di tali prodotti sia in termini di cura che di prevenzione delle patologie da COVID 19, e quali decisioni abbiano adottato al fine di evitare ingiustificati e sproporzionati aumenti di prezzo. Nell’ambito dei poteri a disposizione dell’Antitrust per reprimere le pratiche commerciali sleali, l’Autorità, nel caso di diffusione di informazioni non veritiere, può intervenire in via cautelare e imporre sanzioni che possono arrivare fino a 5 milioni di euro.