I Finanzieri del Comando Provinciale, unitamente agli uomini della Sezione di P.G. del Corpo Forestale dello Stato di Reggio Calabria, stanno dando esecuzione a 3 misure di custodia cautelare in carcere, emesse dal GIP del Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un’associazione a delinquere finalizzata alla truffa operante nella città. Le articolate indagini hanno permesso di individuare un originale sistema truffaldino, per mezzo del quale, sono stati accertati almeno una quarantina di casi in cui le malcapitate vittime, con vari stratagemmi ed artifizi, venivano indotte a credere che erano in corso di svolgimento aste fallimentari presso alcuni Tribunali, assolutamente inesistenti, nell’ambito delle quali venivano
fittiziamente vendute autovetture indicate come sequestrate, nuove e/o da
immatricolare, a prezzi vantaggiosissimi. Al fine di consolidare la convinzione
della bontà dell’operazione, in presenza delle ignare vittime, fingevano
telefonate, apparentemente intercorse con fantomatici curatori fallimentari di
tali vendite, ma effettivamente intercorse con uno di loro. In tal modo i truffati
erano maggiormente invogliati, per non perdere “l’affare”, a consegnar loro
subito ed in contanti somme spesso di poco al di sotto di 10 mila euro per
l’acquisto di auto di valore di gran lunga superiore, altresì alimentando una
sorta di passaparola che ha reso il fenomeno oltremodo dilagante. La truffa, in tal modo ben articolata, nel giro di pochissimi mesi, ha consentito ai suoi autori di trarre l’ingiusto profitto di oltre 130.000 euro. Oltre alle autovetture “fantasma”, i tre hanno imbastito un’ulteriore truffa nei confronti di 4 soggetti ai quali erano stati promessi beni in disuso: casette in legno, mezzi fuoristrada ed agricoli, piccole piscine e addirittura animali e piante, per un ammontare pari a circa 55.000,00 euro. I tre sono stati arrestati.