La Guardia di Finanza ha elaborato una lista di beneficiari del Reddito di cittadinanza considerati ad altissimo rischio di indebita percezione: sono 2.706 soggetti, individuati attraverso un’attività di intelligence, controlli e riscontri sulle banche dati, eseguita silenziosamente nei mesi scorsi.
E’ tutto pronto per far scattare gli accertamenti nei loro confronti: il Comando centrale che ha svolto le indagini (si tratta del Nucleo speciale spesa pubblica e repressione frodi comunitarie) ha già trasmesso la lista ai reparti provinciali territoriali delle Fiamme gialle, incaricati di andare a bussare alle porte degli italiani per accertare la situazione.
Oltre ai 2.706 soggetti percettori di Reddito di cittadinanza ci sono anche 172 società da controllare: sono state estrapolate per aver effettuato di recente licenziamenti, o aver ricevuto dimissioni, dietro cui potrebbero celarsi casi di frode di percettori di Reddito che in realtà proseguono l’attività lavorativa.
È interessante il fatto che la lista dei soggetti che riceveranno la visita della Finanza è stata ordinata secondo una scala di pericolosità da 0 a 100, e chi ha ottenuto il punteggio più alto sarà verificato prima: come riporta oggi Il Sole 24 Ore, che ha visionato i documenti, «sono 184 le posizioni che dall’incrocio delle banche dati hanno ottenuto il punteggio più alto (pari a 100) e a cui i reparti delle Fiamme Gialle andranno a bussare con la quasi assoluta certezza di stanare un truffatore. Per altri 408, invece, il livello di rischio ha prodotto un punteggio poco più basso (80) con almeno uno dei valori incrociati con i requisiti richiesti per ottenere la prestazione sociale agevolata. A questi si aggiungono altri 2.030 cittadini e 78 datori di lavoro che, dall’incrocio delle banche dati, sono usciti come soggetti a rischio da controllare».
Scorrendo la lista per cercare le zone dove si annidano le probabili frodi, si nota anche che i sospetti sono concentrati maggiormente in Lazio, Lombardia e Campania: il Lazio è in testa con 325 posizioni da esaminare (di cui 203 a Roma e provincia), segue la Lombardia con 314 casi e la Campania con 287. All’estremo opposto, ci sono solo 4 casi in Valle D’Aosta, 18 nel Molise e 27 nel Trentino Alto Adige.
I furbetti ora altamente sospettati di aver ricevuto e continuare a ricevere fraudolentemente il Reddito di cittadinanza senza avere i requisiti necessari ed anzi avendoli falsamente dichiarati, sono stati scovati con un elaborato procedimento di analisi di rischio che ha incrociato i dati delle Dichiarazioni sostitutive uniche (Dsu), presentate insieme alle domande all’Inps per ottenere il beneficio, con tutte le informazioni disponibili nel patrimonio informativo delle Fiamme Gialle, che dispongono di un reparto specializzato per il controllo della spesa pubblica e della repressione frodi.
Sui quasi 50 mila soggetti emersi in questa fase di partenza, i finanzieri hanno selezionato quelli che presentavano dati anomali riguardo ai movimenti bancari come i bonifici, le segnalazioni di operazioni sospette ed i trasferimenti di capitale, oppure agli immobili, alle autovetture, imbarcazioni e partecipazioni societarie possedute. Si è arrivati così a compilare la lista definitiva dei soggetti che, per l’altissimo rischio di frode nella percezione del Reddito, saranno accertati uno per uno al più presto: chi ha avuto 100 come punteggio in classifica riceverà la visita già nei prossimi giorni, ma anche gli altri non dovranno aspettare molto: è previsto che i controlli saranno eseguiti e completati entro il 31 marzo prossimo.