“In vista della ‘Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro’ promossa dall’ILO per oggi, giovedì 28 aprile, l’interrogativo potrebbe essere su cosa ancora si deve e si può fare dove i numeri sono sempre più allarmanti. Per l’Ugl Metalmeccanici, oggi, in ricorrenza del diciannovesimo anno, è sempre più urgente affrontare il problema troppo misconosciuto, viste le notizie terribili che quasi ogni giorno siamo costretti a leggere e ascoltare”.
E’ quanto dichiara il Segretario Nazionale dell’Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera per il quale, “bisogna promuove la giustizia sociale e i diritti umani, con particolare riferimento a quelli che riguardano il lavoro in tutti i suoi aspetti. Per limitarci ai dati del nostro Paese, le denunce di infortunio sul lavoro acquisite dall’Inail nel primo bimestre del 2022 sono state 121.994. Con un allarmante + 47,6% rispetto allo stesso periodo del 2021. Di queste denunce, 114 hanno avuto esito mortale (+9,6% rispetto al 2021). Quotidianamente come Ugl, nelle fabbriche e in tutti i luoghi di lavoro forte è la nostra sensibilizzazione ai responsabili aziendali di formare e investire nei dipendenti sulla formazione e sicurezza sul posto di lavoro. Bisogna incentivare le aziende a farlo, alla politica e al Governo Draghi vogliamo rammentare che da anni, il triste fenomeno delle ‘morti bianche’ è il tema scelto dal sindacato Ugl con l’iniziativa “Lavorare per vivere” tenutosi in tutt’Italia, per sottolineare come il fenomeno sia cresciuto sempre negli anni. Si è stufi di una contabilità che certifica le disgrazie che colpiscono i lavoratori ed è indispensabile che questo stillicidio abbia fine poiché, la perdita di una vita umana crea un vuoto incolmabile che colpisce, straziando, l’esistenza di una famiglia e porta il disonore alla società. In un paese dove si lavora non più per migliorare la propria esistenza, ma per la sopravvivenza, è assolutamente inaccettabile morire sul posto di lavoro. Gli infortuni sono una piaga che affligge il nostro Paese, l’Ugl – aggiunge Spera – per focalizzare l’attenzione sull’immane tragedia che devasta il mondo del lavoro e le famiglie colpite da questi lutti, ritiene che quotidianamente debba essere forte la mobilizzazione di tutti nel parlare delle vittime sul lavoro. #LavorarePerVivere, 360 giorni all’anno per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema delle morti bianche: servono subito maggiori risorse da destinare alla prevenzione ed alla sicurezza sui luoghi di lavoro. Basta morire di lavoro, una criticità rilevante che occorre sanare al più presto mediante opportuni investimenti in grado di incrementare la prevenzione degli incidenti sul lavoro. Sono numeri imbarazzanti che devono far riflettere sulla necessità di un maggiore impegno istituzionale con il fine di contribuire ad una implementazione dei controlli sui luoghi di lavoro”. Spera, inoltre, sottolinea “quanto sia importante informare tutti i lavoratori sui rischi nei quali possono incorrere sia nelle fabbriche che in altre realtà professionali. Infatti, si è spesso erroneamente indotti a sottovalutare questo aspetto, considerandolo un ‘ingombro’; in realtà, la considerazione di tutte le precauzioni da prendere prima di cimentarsi in ogni tipo di attività lavorativa rappresenta una parte integrante del processo produttivo. A tal riguardo, l’Ugl Metalmeccanici rilancia un appello al Presidente Draghi e al Governo per la convocazione di un tavolo con le parti sociali pronti – conclude il Segretario UglM – a contribuire nel sostenere politiche su misure volte a implementare i controlli e gli investimenti nei programmi di formazione, due aspetti essenziali per arrestare la strage dei lavoratori in atto”.