Il caso è avvenuto a Roma la sera del 27 maggio dove una ragazza di 16 anni, vista camminare a piedi lungo il GRA, è stata recuperata dai vigili urbani della polizia locale di Roma Capitale che era in servizio per la salvaguardia della sicurezza pubblica in emergenza.
La ragazza è stata portata al comando di Ponte di Nona, dove ha dichiarato di essere stata lasciata lungo la strada dalla madre in seguito ad un litigio per aver preso una insufficienza in Latino, i vigili hanno contattato la madre e chiesto le dovute spiegazioni, poi hanno denunciato il fatto e informato il Tribunale dei Minorenni di Roma sul presunto gesto sconsiderato della madre.
La versione iniziale è stata anche riportata dal sindacato unitario lavoratori polizia locale (Sulpl) “Secondo quanto ricostruito al momento dell’accaduto madre e figlia erano in auto e stavano percorrendo il Grande Raccordo Anulare. Tra le due è nata una discussione, il motivo sarebbe il fatto che la giovane aveva preso 5 in Latino. La donna ha fermato la macchina e ha costretto la figlia a scendere, per poi ripartire e proseguire la marcia, lasciandola da sola, in condizioni di pericolo, su una strada altamente trafficata, che i veicoli percorrono a velocità elevata e lungo la quale non ci sono marciapiedi, dove avrebbe potuto camminare. Così la ragazza, non avendo alternative, ha proseguito a piedi, mettendo però così in pericolo la sua vita. Poteva essere investita, fortunatamente non è successo. Sembrerebbe che subito dopo l’arrivo dei genitori però, la ragazza ha cambiato versione, ammette di essersi allontanata volontariamente dicendo di avere si litigato con la madre ma di essere poi andata via da sola”.
Le indagini ora sono a cura della Procura di Roma per capire se la ragazza ha ritrattato per paura delle conseguenze o si sia inventata tutto per dispetto.
Nunziata Napolitano