Palermo, 28 nov. – Un’organizzazione che truffava le compagnie assicurative con falsi incidenti stradali è stata scoperta dalla polizia a Palermo, dove sono state eseguite la scorsa notte 23 misure cautelari nell’operazione denominata “Phantom crash”. L’indagine, coordinata dal sostituti procuratore Geri Ferrara, ha coinvolto anche diversi professionisti tra avvocati, periti assicurativi ed impiegati postali. Epicentro della truffa, un vasto appezzamento di terra nella zona di Partinico, nella disponibilità della “mente” della banda e utilizzato come pista di collisione ove provocare ad arte gli incidenti che poi sarebbero stati denunciati alle assicurazioni per incassare i risarcimenti. Associazione a delinquere finalizzata alle truffe è l’accusa contestata agli indagati.
Per l’ideatore della truffa è stata disposta la custodia cautelare in carcere. Si trovano invece agli arresti domiciliari 10 indagati, tra avvocati e periti assicurativi. Per altri 12 è stato emesso un provvedimento di divieto di dimora. Le indagini, condotte con pedinamenti e intercettazioni telefoniche e ambientali, sono durate per due anni e hanno ricostruito 300 falsi incidenti stradali, combinati nella “pista” di Partinico con la connivenza di legali e periti infortunistici. In altri casi, le vetture venivano danneggiate a martellate. Nelle denunce presentate alle compagnie di assicurazione si sosteneva che i sinistri erano avvenuti in vari centri della provincia di Palermo, come Corleone, Borgetto, Trappeto e Balestrate.