PORRE UN FRENO ALL’IMMIGRAZIONE E PUGNO DURO CONTRO CHI DELINQUE. DE LIETO (LI.SI.PO.) SONO UNA NECESSITA’

PORRE UN FRENO ALL’IMMIGRAZIONE E PUGNO DURO CONTRO CHI DELINQUE. DE LIETO (LI.SI.PO.) SONO UNA NECESSITA’

La misura è colma, forse solo il Governo ed i “buonisti” ad oltranza, non se ne accorgono o non vogliono accorgersene. Ancora una volta, al centro dell’indignazione popolare, sono casi di abusi sessuali, commessi da stranieri. Uno a Roma, ai danni di una finlandese, per il quale è stato emesso un provvedimento di custodia cautelare in carcere a carico di un bengalese, in Italia con un permesso di soggiorno per “motivi umanitari”. L’altro a Palermo, ai danni di una bambina di 11 anni . In questo caso la vittima ha subito un tentativo di violenza, in un vagone abbandonato, nel deposito della stazione Brancaccio di Palermo. Per questo squallido episodio – ha dichiarato il Presidente del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), Antonio de Lieto – l’efficientissima squadra mobile palermitana, ha arrestato un tunisino, con precedenti penali. Sarebbe anche il caso di sapere perché questo signore continuava a stare nel nostro Paese. Certo, vi sono anche italiani che commettono reati a sfondo sessuale o altri reati, ma questo non è un buon motivo per accogliere nel nostro Paese, chi delinque o che, comunque, vi giunge non rispettando le norme che regolano l’immigrazione. La realtà vera – ha continuato de Lieto – è che l’Italia sta pagando lo scotto di aver allargato troppo le maglie dell’accoglienza, creando una situazione sempre più ingestibile. Servono leggi certe e la volontà di evitare che l’Italia diventi una polveriera, pronta ad esplodere. Intere aree urbane ed anche piccole località, presentano situazioni incresciose, con pesanti risvolti sociali. L’esplodere dello spaccio di ogni tipo di stupefacente, furti, rapine, aggressioni ecc., sono diventate la quotidianità di tante realtà territoriali. Accoglienza solo a profughi veri – ha concluso i leader del LI.SI.PO. – per tutti gli altri, bisogna procedere all’espulsione coatta. E’ indispensabile anche che siano riviste le norme sui ricorsi. Serve stabilire che il ricorso non blocca il provvedimento di espulsione o altro